Tempio di Giove Appennino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 3:
==Fonti antiche==
 
Dalle notizie delle fonti antiche sappiamo che era noto nel [[III secolo]] come santuario [[Oracolo|oracolare]]: nella ''[[Historia Augusta]]'' [[Flavio Vopisco]]<ref>[[Flavio Vopisco]], ''[[Historia Augusta]]'', ''Vita Firmi, Saturnini, Proculi et Bonosi'', III.</ref> riferisce come l'imperatore [[Aureliano]] voleva esporre nel suo [[Tempio del Sole (Roma)|tempio del Sole]] a Roma una statua d'oro di [[Giove (divinità)|Giove]] e come, "''Appenninis sortibus additis''" ("secondo i responsi dell'oracolo degli Apennini"), ilche qualeavrebbe lo avrebbevoluto chiamatochiamarlo con il nome di Giove "Consule" o "Consulente". Un altro autore dell<nowiki>'</nowiki>''Historia Augusta'', [[Trebellio Pollione]] racconta come l'imperatore [[Claudio il Gotico]] avesse consultato tre volte l'oracolo "''in Appennino''", per se stesso, per i propri discendenti e per il fratello [[Quintilio]]<ref>[[Trebellio Pollione]], ''Historia Augusta'', ''Vita divi Claudi'', X.</ref>.
 
La [[Tabula Peutingeriana]], sempre del III secolo, riporta, nel punto in cui la via Faminia oltrepassa gli Appennini, la scritta ''ad Ensem'', riferita ad una [[Mutatio ad Ensem|stazione di posta]] e, vicina a questa, il disegno di un tempio, con la scitta "''Iovis Penninus id est Agubio''", riferita alla vicina città di [[Gubbio]] (''Iguvium'').