Confucianesimo coreano: differenze tra le versioni

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==Il confucianesimo sotto la dinastia Goryeo==
Sotto la [[Goreyo|dinastia Goryeo]], il confucianesimo si diffuse in modo particolare nel sistema amministrativo ed educativo, grazie all'opera di due sovrani, [[Gwangjong di Goryeo|Gwangjong]] e [[Seongjong di Goryeo|Seongjong]]. Il primo creò gli [[Gwageo|esami nazionali del servizio statale]], sul modello degli [[esami imperiali]] cinesi, favorendo quindi lo sviluppo di una casta di funzionari dell'amministrazione statale fortemente permeati di cultura cinese e confuciana. Re Seongjong fondò nel [[992]] il [[Gukjagam]], la più alta istituzione educativa della dinastia Goryeo, che divenne a sua volta uno dei più importanti veicoli di trasmissione del pensiero confuciano. Nel [[1304]], il [[Gukjagam]] fu rinominato [[Seonggyungwan]] e trasferito nel sito di Sungmoon-Gwan nel [[1367]] durante il regno di [[Gongmin di Goreyo|re Gongmin]], verso la fine della dinastia Goreyo. Il Seonggyungwan era un'accademia con insegnamenti di ispirazione confuciana, volta essenzialmente alla formazione dei futuri funzionari statali, e che avrebbe conosciuto un ulteriore importante sviluppo a partire dalla successiva [[dinastia Joseon]].
 
In larga misura, alla fine della dinastia Goryeo due figure ebbero un'influenza duratura sullo sviluppo del confucianesimo coreano: [[Jeong Dojeon]] ([[1324]]–[[1398]]) ed il monaco [[Gihwa]] ([[1376]]–[[1433]]), che testimonarono il grande dibattito che accompagnò la transizione dal buddhismo al [[neo-confucianesimo]].
 
Jeong, nel suo ''Bulssi japbyeon'' o "Serie di critiche del buddhismo" riassunse le critiche al buddhismo Seon condotte da Hanyu, dai fratelli Cheng e da [[Zhu Xi]]. Gihwa rispose con il suo ''Hyeonjeongnon'' o "Esposizione di ciò che è corretto", un'educata difesa del buddhismo, ma laal tempo stesso un aggressivo rimprovero allaai titubanzatentennamenti neo-confucianaconfuciani tra ideale ed azione. (I testi sono citati estesamentealla fine nella sottosezione neidei collegamenti esterni.)
 
<!-- ==NeoIl neo-Confucianismconfucianesimo insotto thela dinastia Joseon dynasty==
UnderCon il [[Joseonneo-confucianesimo]] Neo-Confucianismdella [[dinastia Joseon]], oro ''seongnihak'', therevi wasfu evenun greaterconraggiamento encouragementancora ofmaggiore Confuciandelle ideasidee ande idealsdegli suchideali asconfuciani come ''chung'' oro loyalty;"lealtà", ''hyo'' oro filial"pietà piety;filiale", ''in'' oro benevolence;"benevolenza", ande ''sin'' oro trust"fiducia".
 
<!-- During the [[Joseon Dynasty]], from 1392 on, Confucianism was the primary system of belief amongst the scholarly [[yangban]] classes and generals. Koreans historically have found religions natural and easy, and have maintained an overlap between all religions – the Yi family generals, thus restrained Buddhism, maintained [[shamanism]] in rural areas, but encouraged Confucianism for its use in administration and social regulation; as well as integrating a civilised society very quickly on Chinese bureaucratic models to increase cultural transference from China.
 
Korean [[Confucian schools]] were built, all of which had foreign educated scholars, large libraries, patronage of artisans and artists, and a curriculum based on Confucian ideals. Thus by the time of [[King Sejong the Great of Joseon|King Sejong ]] (ruled 1418–1450), all branches of learning were rooted in this way of thinking although branches of [[Buddhism in Korea]] were still let to grow outside of the major political centres in a tolerance of other kinds of worship. The [[Korean Confucian curriculum]] of 13 to 15 major works, and exegetical commentary was extensive, and requires time which we do not have here.