De architectura, libro IV: differenze tra le versioni

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Il '''Libro IV''' del [[De architectura]] di [[Vitruvio]] è una raccolta di tutte le regole enunciate nei trattati dell'antichità (andati perduti).
 
===I===
Le colonne corinzie, [[capitelli]] a parte, rispecchiano le simmetrie delle [[Ordine ionico|colonne ioniche]]. L'altezza del capitello ionico è la terza parte del diametro inferiore della colonna mentre il corinzio è uguale al diametro. Pertanto l'altezza del capitello corinzio conferisce alla colonna un aspetto più esile, mentre è uguale alla ionica. Le altre parti che vengono messe sopra le colonne vengono prese dalle simmetrie ioniche o doriche, in fatti l’ordine corinzio non ha avuto istituzione proprie per le cornici.<br>
Quando gli antichi dovettero costruire le colonne abbastanza grosse da poter reggere il carico sovrastante, decisero di prendere il piede umano come unità; avendo già scoperto che l’uomo è alto sei volte il suo piede fecero la colonna alta sei volte il diametro di base. Mentre per costruire un tempio di un nuovo tipo di bellezza, decisero di prendere le proporzioni femminili, facendo l’altezza della colonna pari a otto volte il diametro di base. Misero a destra e a sinistra del capitello le volute come simbolo di capelli crespi e lungo il fusto della colonna lasciarono delle scanalature come pieghe di vesti matrimoniali. Così dalla figura umana si arrivò alla colonna.<br>
I posteri più raffinati, decisero per una colonna dorica di altezza sette diametri e per quella ionica nove. L’ordine corinzio di presenta nettamente più grazioso; secondo la leggenda da un cesto posto sopra una colonna crescette una pianta di acanto che Kallimachos riprodusse stabilendo le proporzioni. L’altezza del capitello con l'abaco è uguale al diametro della colonna; la larghezza dell’abaco è uguale alla sua altezza, le facce devono essere un po’ piegate verso l’interno. Il diametro della colonna deve essere omogeneo. L'altezza della'abaco è uguale un settimo dell’altezza del capitello. Da queste colonne derivano altri tipi di colonne.
 
===II===
Sopra queste colonne vanno travi e travetti originariamente in legno. Quando si passò a edificare in pietra si tenne in uso la tradizione rappresentativa del legno.
 
===III===
Molti architetti dell'antichità credevano che non si dovevano costruire tempi in quanto le simmetrie non erano piene. Molti architetti antichi fecero dei cambiamenti per far tornare le simmetrie, come restringere la larghezza delle colonne, ma non sta bene. Quindi cercheremo di dare delle regole per edificare un tempio. Lo stilobate lo si divida in 27 parti in caso di tetrastylos o in 42 in caso di hexastylos; una di queste parti sarà il modulo. Il diario delle colonne sarà di due moduli e la loro altezza col capitello di 14, l’altezza di un capitello sarà di un modulo la larghezza di due e un sesto (Qui Vitruvio elenca le proporzione che un tempio deve avere).
 
===IV===
Qui Vitruvio elenca le proporzione che un tempio deve avere.
 
===V===
L'orientamento dei tempi deve essere sempre verso occidente oppure verso il luogo più sacro.
 
===VI===
Ogni porta presenta diverse proporzioni per ordine di appartenenza.