Cornelius Vanderbilt: differenze tra le versioni

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Nel [[1818]] incominciò ad interessarsi al trasporto con i battelli a vapore di cui avevano il monopolio [[Robert Fulton]], l'inventore della nave a vapore, e Robert Livingston. Facendo esperienza e lavorando su un piroscafo dell'armatore Thomas Gibbons, Vanderbit riuscì ad offrire prezzi inferiori di quelli di Fulton e Livington per il percorso tra [[New Jersey]] e [[Manhattan]] che era un importante ramo della rotta commerciale tra New York e [[Filadelfia]].
 
Per non subire la sua concorrenza Livingston e Fulton gli offrirono un ben pagato lavoro come pilota sulle loro navi ma Vanderbilt rifiutò affermando che non gli interessavano i soldi ma far prevalere il principio della [[liberismo|libera concorrenza]] contro ogni [[monopolio]] statale (in Hull, Gary. ''The Abolition of Antitrust'', Transaction Publishers, 2005, p. 77). Nella contesa legale che ne seguì la Corte suprema degli Stati Uniti dette ragione a GibbonsVanderbilt.
 
Nel [[1829]] Vanderbilt investì i risparmi accumulati con il suo lavoro impiantando servizi di navigazione a vapore sulla tratta Manhattan e Albany, arrivando ad avere più di 100 battelli a vapore con più dipendenti di qualsiasi altra attività commerciale negli Stati Uniti.