Hapy: differenze tra le versioni

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Infatti personificando i frutti della piena veniva spesso raffigurato con una [[tavola delle offerte]] ricca di vegetali e con due vasi d'acqua.
 
[[Image:Vase of Tutankhamun1.jpg|thumb|200px|left|Contenitore di oli e unguenti profumati. Presenta la forma del geroglifico ''sema'' cioè unione mentre le due figure, rappresentanti Hapy, annodano le piante araldiche delle Due Terre.]]
 
 
 
Venerato fin dalle prime dinastie, gli Egizi credevano che abitasse in una caverna vicino alla prima cateratta del Nilo e dalla quale il fiume sgorgava tumultuosamente proveniente dalle primieve acque del Nun. Hapy non aveva centri di culto ma solo piccoli templi rupestri ed è rappresentato nei rilievi, vestito con il perizoma annodato dei pescatori, sempre al servizio delle divinità alle quali offriva i frutti della terra. Veniva adorato però dal popolo con grandi festeggiamenti apotropaici e propiziatori un'esondazione favorevole.
 
In molte raffigurazioni, la sua figura è doppia: da un lato egli ha la carnagione più scura e il capo cinto da fiori di [[loto]], dall'altro, invece, è di carnagione chiara e sulla testa reca un [[CoroneCorona egizieegizia|copricapo]] di fiori di papiro.
 
Qualche volta invece delle piante araldiche vi era il simbolo dei [[Nomos|nomoi]] perchè i geni che li rappresentavano erano assimilabili ad Hapy.
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Nell'iconografia è spesso rappresentato anche con la pelle verde o blu, che lo distingueva da [[Huh (mitologia)|Huh]], recante in mano e sulla testa un ramo di palma che serviva per calcolare il tempo tra una piena e l'altra mentre in ambito funerario veniva raffigurato nell'atto di porgere offerte al defunto e spesso anche il sovrano, simbolo terreno e divino di fecondità delle Due Terre, era rappresentato con le sembianze di Hapy.
 
Sovente, come già accennato, era accompagnato da una moltitudine di geni, figure ermafrodite rappresentanti i vari nomo e personificazione degli spiriti delle acque, tutti recanti offerte di prodotti locali e con i quali Hapy andava in processione, che era aperta dal sovrano, per recare al fiume le sacre offerte.
 
Durante il [[Medio Regno]] per la grande importanza acquisita dallo spirito del Nilo ci è pervenuto un inno, forse tra i più belli, denominato "Inno ad Hapy", ma era già inserito nei più vecchi [[Testi delle Piramidi]].
 
Questo inno ci è pervenuto scritto su numerosi papiri ed [[ostraca]], di cui molti realizzati durante il [[Nuovo Regno]] e veniva studiato nelle scuole egizie e nelle [[Case della vita]].
 
Divinità molto popolare durante il Nuovo Regno continuò ad essere adorato anche durante il [[Storia dell'Egitto greco e romano|periodo greco-romano]], unitamente a [[Serapide]] ed [[Iside]], perchè era preposto alla mediazione delle ricchezze terrene che restituiva agli dei come offerte dopo averle elargite agli uomini.
 
 
 
 
 
==Bibliografia==
* Lean-Eduardo Cirlot - ''Il libro dei simboli'' - Ed. Armenia - ISBN 8834417283
* Erik Hornung - ''Gli dei dell'antico Egitto'' - Salerno Editrice - ISBN 8884021065
* Mari Tosi- '' Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto'' - Vol.I- Ed. Ananke - ISBN 8873250645
 
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