Jacques Henri Lartigue: differenze tra le versioni

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Sebbene sia considerato uno dei più significativi fotografi del Novecentonovecento, egli si presentò sempre come pittore. Inizialmente concentrato sulla mondanità e sulla vita quotidiana della borghesia francese, allargò successivamente il proprio punto di vista divenendo, anche grazie alla fama acquisita negli anni, un divulgatore delle innovazioni estetiche compiute nel mondo dell'arte.
 
== Biografia ==
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Jacques Lartigue nasce il 13 giugno del [[1894]] a [[Courbevoie]] da una famiglia facoltosa, il padre Henri è un uomo d'affari appassionato di [[fotografia]]. Nel 1899 la famiglia si trasferisce a [[Parigi]].<br>
Nel [[1902]], all'età di sette anni, Lartigue riceve in regalo dal padre la sua prima [[macchina fotografica]]. Di fatto la sua attività di fotografo inizia qui: scatta e sviluppa le proprie foto dapprima con l'aiuto del genitore e subito dopo da solo. Ritrae il mondo che gli sta attorno: parenti e amici, e più in generale la quotidianità della [[borghesia]]. Raccoglie le sue fotografie in volumi: nel corso della propria esistenza arriverà a mettere insieme circa 130 album, con all'interno un totale di alcune decine di migliaia di foto. <br>
Sempre in questo periodo inizia un [[diario]] che porterà avanti per tutta la vita e che rappresenterà una sorta di "parallelo scritto" delle sue immagini: riflessioni, descrizioni, ma anche schizzi delle fotografie stesse.
 
A partire dal 1904 inizia con alcuni esperimenti fotografici: forse l'esempio più rappresentativo di queste prove è costituito dalle sovrimpressioni per creare foto di "pseudo-fantasmi". Inizia inoltre a scattare [[Stereoscopia|immagini stereoscopiche]] (cioè fotografie tridimensionali) con una macchina apposita.
 
Nel 1906 l'ascesa sociale del padre permette alla famiglia di acquistare il castello di Rouzat nei pressi di [[Puy-de-Dôme]], nonché la prima autovettura. Il fratello maggiore "Zissou" inizia a costruire macchine volanti nelle cantine del castello. [[Automobile|Automobili]] e [[aeroplano|aeroplani]], ma più in generale il movimento, diverranno poi tra i soggetti preferiti da Lartigue. La passione per i motori, per i marchingegni, per la tecnologia che all'epoca era ai suoi albori era un elemento che caratterizzava un po' tutta la famiglia dei Lartigue. In questo contesto il piccolo Jacques, cagionevole di salute e non altrettanto "audace" come gli altri parenti, assumerà il ruolo di testimone oculare, quasi di elemento esterno e distaccato, intento a immortalare e a prendere nota di ciò che gli accadeva intorno.<br>
Un altro dei soggetti preferiti la Lartigue sarà rappresentato dalle eleganti dame a passeggio al [[Bois de Boulogne]], che inizierà a fotografare a partire dal 1910, all'età di sedici anni. Ed è proprio grazie a queste immagini che successivamente verrà considerato come uno dei precursori della fotografia di [[moda]].<br>
Sempre in questi anni inizia a delinearsi la filosofia che poi caratterizzerà non solo la propria arte ma l'intera sua vita: il culto della [[felicità]], la ricerca di un idillio che non possa essere turbato da traumi profondi. Tale concezione lo porterà, ad esempio, ad attraversare in maniera paradossale due guerre mondiali.
 
Nel 1911 la famiglia si trasferisce nuovamente a Parigi, in un palazzo privato.
In questi anni Lartigue realizza i suoi primi ritratti di personaggi famosi durante la villeggiatura a [[Saint Moritz]] ([[Max Linder]], [[Santos Dumont]], [[Graham White]]), produce il suo primo film amatoriale con una cinepresa regalatagli dal padre, segue i corsi alla Sorbona di [[Marius Aubert]] (l'assistente di [[Gabriel Lippmann]] che mise a punto uno dei procedimenti per la realizzazione della fotografia a colori), ma soprattutto il giornale ''La Vieu Au Grand Air'' pubblica alcune di quelle che resteranno poi tra le sue foto più celebri (''Louis e Jean alla gara di bob a Rouzat'', ''Zissou nella piscina'', ''Roland e Simon Garros a Issy-les-Moulineaux'').
 
=== L'attività di pittore ===
In piena [[prima guerra mondiale]] Lartigue decide di dedicarsi alla [[pittura]]. Non viene arruolato nell'esercito francese perché giudicato "rivedibile" durante la visita di leva. Tuttavia, qualche tempo dopo, riuscirà a mettere la propria abilità di guidatore e la propria automobile da corsa a disposizione degli ospedali parigini per il trasporto dei feriti di guerra. Nel 1914 il [[cinegiornale]] ''Atualités Pathé'' acquista i suoi filmati sullo sport. A partire dal 1915 frequenta l'[[Académie Julian]] dove studia pittura con [[Jean-Paul Laurens]] e [[Marcel Baschet]]. Nel 1918 l'[[Influenza spagnola|epidemia di spagnola]] colpisce un grande numero di amici di famiglia dei Lartigue.
 
Finita la guerra, nel 1919, si sposa con Madeleine "Bibi" Messager. Il padre di Bibi è il musicista [[André Messager]], compositore, direttore dell<nowiki>'</nowiki>''[[Opéra]]'' e dell<nowiki>'</nowiki>''[[Opéra Comique]]'' di Parigi, nonché del [[Covent Garden]] di Londra.
Jacques e Bibi avranno due figli, il secondo morirà a pochi mesi dalla nascita.
 
Nel corso degli [[anni '20|anni Ventiventi]] la carriera di pittore di Lartigue si evolve progressivamente. Nel [[1922]] espone i propri dipinti nei corridoi d'ingresso della galleria Georges Petit di Parigi (nelle sale principali c'è [[Claude Monet|Monet]]). Successivamente espone al Salon des Sports, al [[Salon d'Automne]], al Salon d'Hiver, al Salon de la Société Nationale des Beaux-Arts, alla galleria Bernheim Jeune e al [[Grand Palais]]. In particolare i dipinti di questo periodo hanno come tema principale [[Fiore|fiori]], [[Automobile|automobili]], ma anche ritratti di personaggi famosi ([[Kees Van Dongen]], [[Sacha Guitry]], [[Marlene Dietrich]], [[Greta Garbo]], [[Georges Carpentier]], [[Joan Crawford]]). Sempre in questo periodo conosce, inoltre, [[Maurice Chevalier]], [[Abel Gance]], [[Yvonne Printemps]]. E nel 1930 Renée Perle, che diventa una delle sue modelle preferite nonché la sua compagna.
 
Nel 1932 è [[Regia cinematografica|aiuto-regista]] e [[fotografo di scena]] del film ''Les Aventures du Roi Pausole'' di [[Alexis Granowsky]] (trasposizione cinematografica di un romanzo di [[Pierre Louÿs]]).<br>
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Nel 1960 Lartigue si trasferisce a [[Opio]], vicino Grasse.<br>
Nel [[1963]] allestisce la prima mostra fotografica personale al [[Museum of Modern Art]] di New York e la rivista [[Life (rivista)|Life]] gli dedica un servizio di dieci pagine sul numero di novembre, ossia lo stesso numero che riporta i fatti dell'assassinio di [[John Fitzgerald Kennedy]]. Lartigue aveva incontrato Kennedy, nel 1953, quando ancora era un giovane senatore, e per ironia della sorte i loro destini si incrociano di nuovo dieci anni dopo: l'evento tragico dell'omicidio del presidente degli Stati Uniti determinerà un'altissima tiratura del numero della rivista in questione, a sua volta essa determinerà una grandissima (e involontaria) pubblicità per Lartigue.
Ed è sempre in questo periodo che John Szarkowski, direttore del Dipartimento di Fotografia del Museo d'Arte Moderna di New York, definisce Jacques Lartigue come ''«il precursore di ogni creazione interessante e viva realizzata nel corso del XX secolo»''. Si tratta del primo vero riconoscimento ufficiale. Lartigue ha 69 anni, e aggiunge il nome del padre, Henri, al proprio diventando Jacques "Henri" Lartigue.
 
Nel 1964 realizza una mostra di pittura alla galleria Knoedler di New York.<br>
Nel 1966, in concomitanza con una mostra al Photokina di Colonia, pubblica ''l'Album de Famille''. Tale opera, divulgata in tutto il mondo, rappresenterà la consacrazione del Lartigue fotografo. In questo periodo stringe inoltre amicizia coi fotografi [[Richard Avedon]] e Yasuhiro "Hiro" Wakabayashi.
E nel 1970 pubblica ''Diary of a Century'', raccolta di lavori a partire dagli anni trenta curata da [[Richard Avedon]] e Bea Feitler.<br>
Nel [[1974]] a Lartigue viene commissionata la foto ufficiale del presidente della Repubblica francese [[Valéry Giscard D'Estaing]] (prima d'allora questa operazione era riservata a fotografi pressoché anonimi).<br>
Nel [[1975]] allestisce la mostra ''Lartigue 8x80'' al Musée des Arts Décoratifs di Parigi: è la prima grande retrospettiva francese della sua fotografia. Successivamente espone alla galleria Optica di Montréal e al Seibu Art Museum di Tokyo.<br>
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Durante gli anni ottanta e novanta la Donation Jacques Henri Lartigue organizza varie iniziative e mostre in tutto il mondo con cadenza quasi annuale. In particolare sono da citare:
*l'esposizione di benvenuto della donazione di Lartigue che si tiene alle Galeries Nationales del Grand Palais di Parigi nel 1980 (''Bonjour Monsieur Lartigue'');
*l'apertura di una sala d'esposizione permanente al Grand Palais degli Champs-Elyséss con la mostra ''Vingt Années de Découverte à Traverser l'Oeuvre de Jacques Henri Lartigue'' nel 1981;
*lela mostremostra ''Pagesdedicata d'Albums''alle stereoscopie al Grand Palais di Parigi e ''Londres(''Le all'OlympusTroisième diOeil Londrade Jacques Henri Lartigue'') organizzateorganizzata nel 1984;1986.
*la mostra dedicata alle stereoscopie al Grand Palais di Parigi (''Le Troisième Oeil de Jacques Henri Lartigue'') organizzata nel 1986.
 
Jacques Henri Lartigue muore a [[Nizza]] il 12 settembre del [[1986]] all'età di 92 anni.