Andrea di Bonaiuto: differenze tra le versioni

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Verso il [[1365]] eseguì la sua opera più importante, gli affreschi nella sala capitolare nella [[chiesa di Santa Maria Novella]], poi chiamato ''[[Cappellone degli Spagnoli]]'' dal [[XVI secolo]], commissionato come opera di propaganda e rafforzamento ideologico dell'[[ordine domenicano]].
 
Il livello artistico delle pitture non è considerato altissimo, ma la loro vivacità e ricchezza dei dettagli hanno da sempre suscitato un grande interesse. [[Giorgio Vasari]] attribuì questa opera a [[Simone Martini]] e a [[Taddeo Gaddi]], mentre [[John Ruskin]] li celebrò dando notorietà all'opera, anche le la corretta attribuzione si deve allo storico dell'arte ottocentesco [[Giovan Battista Cavalcaselle]]. Il punto debole dell'artista, che operò parallelamente all'[[Orcagna]], è la mancanza di spunti originali seguita da una certa ripetitività di maniera nella stesura del colore e nei dettagli del modellato, anche se la grandiosità della rappresentazione e la vivacità, influenzate della [[scuola senese]], in particolare da [[Bartolo di Fredi]] piuttosto che da [[Ambrogio Lorenzetti]], attirano da subito l'ammirazione dello spettatore<ref>''Grande dizionario enciclopedico Utet'', Torino 1989.</ref>.
 
Le due pareti di destra e sinistra sono occupate dalle scene più grandiose, con l<nowiki>'</nowiki>''Esaltazione dell'ordine domenicano'' a destra e il ''Trionfo di San Tommaso'' a sinistra.