Limonaia di Villa Strozzi: differenze tra le versioni

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[[File:Villa Strozzi Orangery - Overview 01.jpg|thumb|right|300px|La Limonaia di Villa Strozzi al Boschetto.]]
[[Immagine:Villa il roseto, plastico della limonaia di villa strozzi, plastico alla.JPG|thumb|300px|Plastico della Limonaia di Villa Strozzi alla Fondazione Michelucci]]
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La '''Limonaia di [[Villa Strozzi al Boschetto|Villa Strozzi]]''' è uno spazio mostre di [[Firenze]], situato in via Pisana 77 a margine del centro storico in [[Oltrarno]].
 
==Storia==
[[Immagine:Villa il roseto, plastico della limonaia di villa strozzi, plastico alla.JPG|thumb|300px|Plastico della Limonaia di Villa Strozzi alla Fondazione Michelucci]]
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Nel [[1973]] il comune di Firenze decise di trasformare il complesso di villa Strozzi (la villa, le scuderie e la limonaia restaurate nella seconda metà dell'ottocento da [[Giuseppe Poggi]]) in uno spazio polivalente per l'[[arte contemporanea]]. Per conferire all'intervento un carattere internazionale, vennero interpellati sette architetti diversi per esperienza e cultura: gli italiani [[Giovanni Michelucci]], [[Ignazio Gardella]] e [[Carlo Scarpa]], il finlandese [[Alvar Aalto]], l'austriaco [[Hans Hollein]], l'americano [[Richard Meier]] e l'inglese [[Alan Irvine]]. Con l'unica eccezione di Aalto (al quale è affidato il progetto di un nuovo edificio adibito a biblioteca), tutti i progettisti si confrontano con il tema della ristrutturazione non conservativa dell'architettura, palese espressione della volontà della committenza di conservare l'involucro degli edifici, riconfigurandoli completamente all'interno.