Terme di Tito: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m + link
Riga 10:
Le fonti ne menzionano un restauro nel [[238]]. I resti murari testimoniano anche un rifacimento di epoca [[Publio Elio Traiano Adriano|adrianea]].
 
==Descrizione==
Rispetto alle terme di tipo "repubblicano" (come le [[terme Stabiane]] di [[scavi di Pompei|Pompei]]) le novità consistevano nella fusione del ''[[ginnasio]]'' con le terme vere e proprie e nella sistemazione degli ambienti lungo un unico asse, piuttosto che come giustapposizione più o meno casuale. Inoltre divenne un'usanza comune la presenza del ''[[frigidarium]]''.
 
I resti sono piuttosto scarsi (una fronte a semicolonne in [[laterizio]] e vari tratti di murature), ma è possibile farsene un'idea precisa anche grazie alla pianta disegnata da [[Andrea Palladio]] nel XVI secolo. Da essa si evince che l'edificio termale era scenograficamente preceduto da una grande terrazza-palestra sulla sommità dell'Oppio, accessibile tramite una scala a doppia rampa coperta da due prospetti (uno frontale e uno tergale) con piccole [[volte a crociera]].
 
Si sviluppano all'interno di un recinto di circa 4 ettari, del quale solo la parte settentrionale è occupata dalle vere e proprie strutture termali. Il complesso presentava ambienti specularmente disposti ai lati di un asse centrale, secondo l'attenta [[simmetria]] delle terme "imperiali". Un doppio ''[[calidarium]]'' era posto a mo' di [[avancorpo]] sull'asse dove sbucava la scalea. I calidari erano dotati di [[abside]] sul lato nord e di vasche sui lati. Da qui si accedeva, tramite un corridoio centrale che separava i calidari, a un piccolo [[tepidario]] rettangolare, oltre il quale si trovava il frigidario, creato come un grande salone basilicale con abside sul lato lungo (come di consuetudine nelle [[basilica romana|basiliche romane]]) e vasche laterali.
 
Ai lato delle strutture termali vere e proprie si disponeva una doppia serie di ambienti simmetrici: due cortili-palestre, due spogliatoi, due sale di intrattenimento (per lettura, recitazione, musica), ecc.