Palazzo Wedekind: differenze tra le versioni

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{{F|argomento=architettura|data=novembre 2008}}
[[Immagine:Roma-palazzo wedekind.jpg|thumb|left|200px|Palazzo Wedekind]]
[[Immagine:Colonne di Veio a palazzo Wedekind.JPG|thumb|right|200px|Le colonne di Veio a Palazzo Wedekind]]
'''Palazzo Wedekind''' si trova in [[Piazza Colonna]] a [[Roma]] ed è noto ai più per essere la sede storica del quotidiano ''[[Il Tempo]]''.<br/>
 
Il nucleo originario del palazzo, sito dove in epoca romana sorgeva il [[Tempio di Marco Aurelio]], furisale alla seconda metà del [[XVII secolo]]. Fu fatto completamente ricostruire da [[Papa Gregorio XVI]] nel [[1838]] su disegni di [[Camporese]], che lo dotò di un porticato realizzato con sedici colonne ioniche provenienti dagli scavi archeologici di [[Veio]].<br/>
 
In seguito a questi lavori da sede del vicegerente del vicariato di Roma diventò sede dell'Uffico di Stato delle Poste del Papa, poi fu per qualche anno dopo il [[1871]] sede del ministero dell'Educazione del [[Regno d'Italia#Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], fino a che nel [[1879]] il ricco banchiere Wedekind lo acquistò, per ristrutturarlo sulla base del progetto di G.B. Giovenale. <br/>
 
Per breve tempo, dal settembre del [[1943]] fino alla liberazione di Roma, il palazzo fu sede ufficiale dei ''Fascisti romani''.
 
==Bibliografia==
* Giorgio Carpaneto, ''I palazzi di Roma'', Roma, Newton & Compton, 2004 ISBN 88-541-0207-5
 
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