Villa Cristina: differenze tra le versioni

Chiamata anche ''villa Labouchère''<ref>almeno secondo il [[Guido Carocci|Carocci]].</ref> fu proprietà dei Dell'Accetta fino al XIV secolo, poi acquistata da Antonio Del Cittadino nel [[1469]] per rivenderla nel [[1490]] a Benedetto [[Ridolfi]]. I successivi proprietari furono gli spagnoli Montjoi ([[1577]])<ref>Il Carocci parla di uno spagnolo che apparteneva alla corte dei [[Medici]] di nome ''Pietro Montaja''</ref>, gli Arrighi ([[1589]])<ref>esattamente Costanza Arrighi figlia di Giovanni.</ref>, gli Asturillo ([[1597]])<ref>o Astudillo, nella persona di Baldassarre De Lesmes D'Astudillo marito di Costanza Arrighi.</ref> e i [[Baglioni (famiglia)|Baglioni]] di [[Perugia]] ([[1607]])<ref>del marchese Donato Baglioni, figlio di Michelangiolo.</ref>, che la vendettero nel [[1647]] ai marchesi [[Gerini]]<ref>a Carlo Gerini figlio di Ottavio.</ref>. Quest'ultimi ne furono proprietari per più di due secoli e fecero decorare la villa con disegni a [[graffito]] che sono poi scomparsi.

 

 

In questo Seminario si stabilirono anche i [[seminarista|seminaristi]] del [[Collegio Eugeniano]] e quelli del [[Convento della Calza]]. Negli anni Sessanta, in seguito alla crisi delle [[vocazione|vocazioni]], la villa fu venduta all'[[Università degli studi di Firenze|Università degli studi]] e vi ebbe sede da allora la [[facoltà]] di [[Ingegneria]].