Giovanni Niccolò Servandoni: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Figlio di un cocchiere, Servandoni comincia la sua carriera d'artista a Roma verso [[1715]]. Fu allievo del pittore vedutista [[Giovanni Paolo PaniniPannini]] e studiò disegno e prospettiva presso l'incisore ed architetto [[Giuseppe Ignazio Rossi]]. Trasferitosi a [[Parigi]] nel [[1724]] svolse un'intensa e geniale attività nel campo della scenografia e degli allestimenti effimeri per l'Opéra e per Académie Royale de Musique, di cui, per un certo periodo fu primo scenografo e direttore delle macchine. Lavorò anche a [[Lisbona]], [[Dresda]], [[Vienna]] e [[Londra]] soprattutto per le corte dei sovrani che apprezzavano molto il suo talento per gli allestimenti di feste e celebrazioni.
La grima messa in scena fu "Orione" di [[Louis de Lacoste]] a cui seguirono oltre 60 produzioni con grande successo di pubblico e di critica. Nei suoi allestimenti teatrali, Servandoni utilizzava particolari effetti prospettici, con punti di fuga molto scorciati, una tecnica già utilizzata dalla famiglia Bibiena.
Nel [[1731]], fu ammesso all'[[Académie Royale de Peinture et de Sculpture]] come pittore di rovine antiche.
Manifestò anche un grande talento per gli allestimenti effimeri, partecipando alla progettazione degli apparati per la celebrazione della nascita del delfino ([[1729]]).
Lavorò anche a [[Lisbona]], [[Dresda]], [[Vienna]] e [[Londra]] soprattutto per le corte dei sovrani che apprezzavano molto il suo talento per gli allestimenti di feste e celebrazioni.
 
==Saint-Sulpice==
[[File:Servandoni - Façade de Saint-Sulpice.jpg|thumb|left|Progetto della facciata di Saint-Sulpice, 1732]]
La sua opera architettonica più conosciuta è la facciata della [[Chiesa di Saint Sulpice|chiesa Saint-Sulpice]] ([[1732]]-[[1754|54]]) a [[Parigi]], per la quale vinse un concorso. Per la chiesa, anni prima aveva curato la ricostruzione della ''Chapelle del la Vierge''.
la Vienefacciata viene considerata, in anticipo sui tempi, una delle prime realizzazioni del [[Architettura neoclassica|neoclassicismo]] e forse risente delll'influenza dell'opera di [[Christopher Wren]], che Servandoni ebbe modo di conoscere durante il soggiorno a Londra, modificando il progetto originale del 1732.
Nel [[1752]] progetta una piazza semicircolare di fronte alla chiesa, ma venne realizzato solo uno degli edifici che la dovevano comporre.