Adolf von Harnack: differenze tra le versioni

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Nello stesso anno egli iniziò la pubblicazione, insieme a [[Oscar Leopold von Gebhardt]] e [[Theodor Zahn]], della ''Patrum apostolicorum opera'', opera dedicata ai [[Padri apostolici]].
 
Tre anni dopo, Harnack fu chiamato all'Università di [[Giessen]] come professore ordinario di storia della Chiesa; qui collaborò, sempre con Gebhardt, alla pubblicazione di ''Texte und Untersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Litteratur'', una rivista contenente articoli sul [[Nuovo Testamento]] e sulla [[Patristica]]. Nel [[1881]], pubblicò un'opera sul [[monachesimo]] (''Das Mönchtum — seine Ideale und seine Geschichte'') e divenne con [[Emil Schürer]] editore della ''Theologische Literaturzeitung''.
 
La sua opera maggiore (il ''Lehrbuch der Dogmengeschichte'' in tre volumi), manuale di [[storia dei dogmi]] pubblicato fra il [[1886]] e il [[1890]], dovette essere ripubblicato più volte. In quest'opera, Harnack evidenziò il sorgere del [[dogma]], concetto con il quale egli intende il sistema dottrinale autoritativo del [[IV secolo]] e i suoi sviluppi fino alla [[Riforma protestante]]. Egli sottolineò che, alle origini, la [[fede cristiana]] e la [[filosofia greca]] erano così intrecciati che molti elementi non essenziali al cristianesimo penetrarono nella dottrina cristiana. Secondo Harnack, dunque, i protestanti non soltanto sono liberi di criticare i dogmi (in questo senso, per essi, il dogma neppure esiste) ma devono criticare ogni concezione dogmatica.