Terza guerra illirica: differenze tra le versioni

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Firmato il trattato, confermato da giuramenti e dallo scambio di ostaggi, [[Genzio]] non aspettò l'effettivo pagamento della somma pattuita da parte di [[Perseo]] ed iniziò le ostilità contro Roma; fece arrestare due legati romani presenti presso la sua corte e marciò verso [[Apollonia]] e e [[Dyrrhachium]].
Visto che ormai Genzio era totalmente compromesso con la Macedonia, Perseo decise di ritirare i messaggeri e di non pagare la somma concordata <ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab urbe condita libri]]'', XLIV, 23-27.</ref>.
 
Anche se defraudato dall'alleato, Genzio non chiese la pace, ma radunò forze militari per prepararsi alla guerra.
 
[[Lucio Emilio Paolo]], che in quel momento stava conducendo la guerra contro Perseo ([[terza guerra macedonica]]) incaricò [[Lucio Anicio Gallo]] di condurre le operazioni contro gli [[Illiri]].
 
== Note ==