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==Influenze e modelli==
 
La poesia di Poliziano, tanto quella greca o latina quanto quella in volgare, è costantemente intessuta di riferimenti alla tradizione classica o medievale. Notevole è l'influenza di [[Francesco Petrarca]], che già nel ''[[Canzoniere (Petrarca)|Canzoniere]]''<ref>Petrarca, ''Canzoniere'', 190.</ref> aveva identificato la donna amata con una cerva, ma ancora maggiore è l'influsso sulle ''Stanze'' dei ''[[I Trionfi|Trionfi]]'' petrarcheschi e delle allegorie in essoessi sviluppate: si è addiritturaanche supposto che, se l'opera fosse stata portata a compimento, si sarebbe conclusa con il trionfo della Fama sulla Morte e sul Tempo, a loro volta vincitori dell'Amore.<ref name="Barberi_61" />
 
Oltre a quello del neoplatonismo e del pensiero ficiniano, le ''Stanze'' subirono anche l'influsso della letteratura in volgare del [[Dolce stil novo]], di [[Dante Alighieri|Dante]] e [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]], e della letteratura classica di [[Marco Tullio Cicerone]] e [[Publio Ovidio Nasone]], ma anche di [[Claudio Claudiano]], autore di un ''[[De raptu Proserpinae]]'' in tre libri.<ref name="Barberi_61" />