Élie Decazes: differenze tra le versioni

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Dessolles e il barone Louis, rifiutandosi di perseguire questa linea politica, si dimisero; Decazes diventò quindi capo del nuovo governo nel novembre del [[1819]]. L'esclusione di Grégoire dalla Camera e i cambiamenti nel [[diritto di voto]] esacerbarono i rapporti con i radicali, senza tuttavia portare ad una riconciliazione con gli ultras. Le notizie della [[Triennio liberale spagnolo|rivoluzione spagnola]], nel gennaio-marzo [[1820]], peggiorarono ulteriormente le cose.
 
Decazes fu denunciato come nuovo [[Seiano]], moderno [[Catilina]] e quando, il [[13 febbraio]], il [[Carlo di Borbone-Francia (17721778-1820)|duca di Berry]] venne assassinato, Decazes fu accusato di essere un complice. Il ministro, prevedendo la bufera che lo attendeva, all'improvviso dette le dimissioni. Il [[Luigi XVIII di Francia|re]] sulle prime le respinse: «attaccheranno» - esclamò - «non il tuo sistema, caro figlio mio, ma il mio». Ma alla fine fu costretto ad arrendersi alle pressioni della corte e della famiglia reale ([[17 febbraio]]). Decazes, innalzato al rango di duca, finì in dignitoso esilio come ambasciatore in [[Regno Unito|Bretagna]].
 
Questo pose fine alla sua carriera. Nel dicembre del [[1821]] tornò a sedere nella Camera dei Pari, dove non rinunciò a mantenere le sue posizioni liberali. Con la [[rivoluzione di luglio]], nel [[1830]], aderì al nuovo regno di [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo]]. Caduto questo, nel [[1848]] si ritirò a vita privata.