Chiesa evangelica battista di via del Teatro Valle: differenze tra le versioni

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La zona dove sorge la chiesa battista, una volta depressione della pianura del [[Campo Marzio]], era stata un’area di grande interesse fin dall’epoca romana. Molte e importanti sono le rilevanze archeologiche che la caratterizzano e lo stesso sistema viario attuale, con un orientamento Nord-Sud, risente dell’antico tessuto urbano. Questa zona era originariamente uno spazio verde, giardini e cortili attrezzati per essere usati come aree di servizio degli edifici importanti che lo circondavano. Era, infatti, delimitato a ovest dallo [[Stadio di Domiziano]] ([[Piazza Navona]]), a nord dalle Terme Neroniane (tra piazza della Rotonda e Corso Rinascimento), a est dal [[Pantheon]] e dalle terme di Agrippa (localizzate a nord di largo Argentina, tra Corso Vittorio Emanuele e via santa Chiara) e caratterizzato in ultimo da una grande “Stagnum” un lago artificiale realizzato da Agrippa deviando le acque provenienti dai colli Pincio e Quirinale.
 
Nel [[Medioevo]], la depressione del terreno, occupata originariamente dallo Stagno di Agrippa, assunse il nome di Valle costituendo un toponimo di riferimento sia per il Teatro, che per la [[chiesaBasilica di S. Sant'Andrea della valleValle]] e per la famiglia della Valle, proprietaria di questi terreni.
Tra [[Medioevo]] e [[Rinascimento]] quest’area, inclusa nel [[Rione VIII]], che prendeva il nome dalla vicina [[chiesaBasilica di Sant’EustachioSant'Eustachio]], fu il centro di attività commerciali e artigiane la cui memoria resta nei toponimi delle strade che la costeggiano (via dei Chiavari, Balluari, Canestrai, Sediari ecc.).
I locali acquistati della missione battista facevano parte, insieme al [[Teatro Valle]] e al Palazzo Capranica alla Valle, realizzato nel 1530, di un unico complesso, proprietà ereditata dalla famiglia Capranica, che aveva al suo centro il Teatro e che si estendeva da Piazza Sant’Andrea della Valle fino a Piazza Sant’Eustachio <ref> Si veda la Planimetria dell'isolato comprendente la chiesa in S. MURATORI et al., Studi per un'operante storia urbana di Roma, Roma, 1963, a cura del CNR.</ref>. Probabilmente questi ambienti erano in origine aree di servizio del Palazzo, forse stalle o rimesse per le carrozze <ref> Sull'uso di questi locali vi sono voci contrastanti. Nella biografia della vita del pastore G. B. Taylor, G. Whittinghill afferma che in origine era una chiesa cattolica romana diventata in seguito un bigliardo e poi una rimessa. L. RONCHI DEMICHELIS, ''Una pagina dell'evangelismo italiano. La Scuola teologica battista in Roma (1901-1932)'', in: L. CENCI, L. DEMOFONTI (a cura di); ''Chiesa, laicità e vita civile. Studi in onore di Guido Verucci'' Roma 2005, p. 252. nota 20.</ref>. Sappiamo però che agli inizi dell’800, parte di questa proprietà, quella includente l’area dove è sorta la chiesa battista, fu ceduta alla famiglia Lante e da questa, si può supporre venduta al pastore Taylor <ref> le Carte del Catasto di Pio VII mostrano che agli inizi dell'800 quest'area non era più proprietà dei Capranica, ma si distingueva nettamente dal resto del palazzo. Inoltre, da un documento del 1818 la stessa proprietà viene indicata come appartenente al Duca D. Vincenzo Lante. È probabile che il pastore Taylor abbia acquistato i locali da quest'ultima famiglia. P. LOTTI, op. cit. pp. 158-160. </ref>.