Pro Fonteio: differenze tra le versioni

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L<nowiki>'</nowiki>'''''Oratio pro Marco Fonteio''''' (''Orazione in difesa di Marco Fonteio''), meglio nota semplicemente come '''''{{PAGENAME}}''''' o '''''Pro M. Fonteio''''', è un discorso giudiziario pronunciato nel [[69 a.C.]] dall'[[:Categoria:Oratori romani|oratore romano]] [[Marco Tullio Cicerone]]. Il testo dell'orazione è giunto ad oggi in condizioni lacunose.
 
Cicerone, che nel 69 a.C. ricopriva l'[[edile (storia romana)|edilità]], accettò di difendere [[Marco Fonteio]], ex governatore della [[Gallia Narbonense]], sebbene le accuse contro di lui fossero del tutto simili a [[verrine|quelle]] che lo stesso Cicerone, [[70 a.C.|l'anno precedente]], aveva rivolto a [[Gaio Verre]]. Se il comportamento di Cicerone ha stupito i commentatori moderni, l'oratore ritenne opportuno aprire il discorso con un confronto tra Verre e Fonteio, in cui evidenziava le profonde differenze - vere o presunte - tra i casi. Cicerone scelse comunque di costruire la difesa di Fonteio sul sostegno che questi aveva dato agli interessi dei Romani nella provincia. Dal [[II secolo a.C.]], infatti, nella Gallia Narbonense era in atto un progressivo processo di romanizzazione, che aveva portato anche all'arrivo nella regione di consistenti gruppi di cittadini romani impegnati in attività commerciali e finanziarie: Fonteio aveva garantito ad essi, di origine [[cavalieri (Equites)|equestre]] come lo stesso Cicerone, il suo appoggio. Il governatore, inoltre, aveva collaborato con [[Gneo Pompeo Magno]] alla repressione di [[Quinto Sertorio]] e dei suoi seguaci, prendendo misure molto severe per reprimere i moti dei Galli.