Giancarlo Cesaroni: differenze tra le versioni
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{{E|la voce contiene informazioni sul locale più che sul personaggio; le informazioni sul locale sono peraltro già contenute nella voce [[Folkstudio]]|musica|settembre 2009}}
{{U|pagina=Folkstudio|argomento=musica|data=agosto 2009|commento=voce che tratta del locale, che ha già una sua voce, non del personaggio}}
{{Bio
|Nome = Giancarlo
|Cognome = Cesaroni
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1933
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 29 gennaio
|AnnoMorte = 1998
|Attività = produttore discografico
|Attività2 = manager
|Epoca =
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
== Biografia ==
'''Giancarlo Cesaroni''' è entrato nella storia della musica leggera italiana come gestore del [[Folkstudio]], il celebre locale romano in cui hanno mosso i primi passi nel mondo musicale quasi tutti i cantautori romani degli anni '70.
'''{{vedi anche|Folkstudio}}'''
Dopo aver lavorato come chimico presso il comune di [[Roma]], andò in pensione molto presto per dedicarsi (dopo il ritorno in America di Harold Bradley) alla gestione ed allo sviluppo del [[Folkstudio]], che trasferì da via Garibaldi, sua sede originale, a via Sacchi, sempre a Trastevere, ed in fine a via Frangipane alle spalle del Colosseo.
'''Giancarlo Cesaroni''' fu lo scopritore (consentendo loro di esibirsi nel suo locale) di cantautori come [[Antonello Venditti]], [[Francesco De Gregori]], [[Giorgio Lo Cascio]], [[Ernesto Bassignano]], [[Stefano Rosso]], [[Grazia Di Michele]], [[Sergio Caputo]], [[Rino Gaetano]] e tantissimi altri.
Attorno al [[Folkstudio]], nel corso degli anni che vanno dal '60 sino alla fine degli anni '70, prese corpo la cosiddetta "scuola romana" dei cantautori; concretamente diede modo ai giovani artisti, grazie anche alla creazione dell'omonima etichetta discografica, la "[[Folkstudio (casa discografica)|Folkstudio]]", con cui incisero per primi [[Mimmo Locasciulli]] e [[Corrado Sannucci]], di esprimersi ed esibirsi in un ambiente unico, per un pubblico rispettoso che guardava al talento.
Oltre alla musica, l'altra sua passione erano le corsedei cavalli: nelle vicinanze di via Sacchi c'era un locale di scommesse ippiche, nelle quali passava i suoi pomeriggi domenicali.
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), ''Dizionario della canzone italiana'', ed. Curcio, 1990; alla voce ''Cesaroni, Giancarlo''
* [[Dario Salvatori]], ''Folkstudio Story'', edizioni Studio Forma, giugno 1981
{{Portale|musica|Roma}}
[[Categoria:Cultura a Roma]]
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