Un '''assistente''' è una [[persona]], o uno strumento, che aiuta un'altra persona professionalmente più preparata, a raggiungere determinati [[obiettivi]].
A seconda del suo ruolo, della sua personalità e dell'ambiente di riferimento, ci si può riferire all'assistente con diversi appellativi. Se esso risulta valente, è detto '''braccio destro''', per esempio.</br> Le accezioni negative invece sono molto più numerose: '''yes- man''', '''leccapiedi''', '''leccaculo''', '''lecchino''', '''lustrascarpe''', e sono tese a descrivere un assistente ruffiano, che difficilmente esprime al proprio superiore il proprio parere, accettando visibilmente di buon grado tutto quello che il capo decide.</br> Altre versioni negative descrivono invece il tipo di assistente che ordisce trame malvagie, alle spalle del proprio superiore, come può essere [[eminenza grigia]]. In questo caso tale definizione nasce da un contesto storico ben preciso, e può essere usato anche per esprimere quelle condizioni nelle quali l'assistente gestisce il potere, che apparentemente è funzione della personalità che accompagna.
La parola “assistente”"assistente" ha anche valenza ben precisa in ambito militare.
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[[Immagine:IT-PS-Ass.gif|thumb|L'insegna per spallina di assistente della Polizia di Stato]]
L<nowiki>'</nowiki>'''assistente''' è la terza qualifica del ruolo assistenti ed [[agenti]] della [[Polizia di Stato]], del Corpo di [[Polizia Penitenziaria]] e del [[Corpo Forestale dello Stato]]. Tale qualifica è inferiore all'[[assistente capo]] e superiore all'[[agente scelto]]. L'assistente riveste la qualifica di agente di [[Polizia Giudiziaria]] e di agente di [[pubblica sicurezza]]. Fino al [[1981]] la qualifica di assistente era conosciuta come '''appuntato di Pubblica Sicurezza'''.
Il distintivo di grado dell'assistente consiste in due galloncini rossi a V di 135° sovrapposti.
