Publio Cornelio Scipione Nasica: differenze tra le versioni

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Nato a [[Roma]], figlio di [[Gneo Cornelio Scipione Calvo]] e cugino di [[Publio Cornelio Scipione Africano]], fu eletto [[console (storia romana)|console]] nel [[191 a.C.]], inviato a fronteggiare i [[Lusitani]] e i [[Galli Boi]] in delle campagne militari che lo vedono entrambe vittorioso <ref>[http://www.ancientlibrary.com/smith-bio/3084.html William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1, Boston: Little, Brown and Company, Vol. 3 p. 751]</ref>.
 
[[Gaio Plinio Secondo|Plinio il vecchio]] lo ricorda nei suoi scritti quando nel [[204 a.C.]] il [[Senato romano|Senato]] lo designa quale cittadino più virtuoso e adatto ad accogliere ad [[Ostia Antica(città antica)|Ostia]] la statua di [[Cibele]] fatta giungera dal santuario di [[Pessinunte]] per trarne favori nella [[Secondaseconda guerra punica]].
 
Nel [[183 a.C.]] fu incaricato sempre dal Senato insieme ai consoli [[Lucio Manlio Acidino Fulviano|Lucio Manlio Acidino]] e [[Gaio Flaminio (console 187 a.C.)|Gaio Flaminio]] di fondare una [[colonia (insediamento)|colonia]] ai confini dell'Italia nord Orientale: nel [[181 a.C.]] portò a termine l'incarico fondando la città di [[Aquileia]].