Lazzaro Tavarone: differenze tra le versioni

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Tra il [[1606]] e il [[1608]] decorò la facciata a [[mare]] del [[Palazzo San Giorgio (Genova)|Palazzo San Giorgio]], con una complessa iconografia imposta dai committenti.
 
Alla fine del primo decennio del [[secolo XVII|'600]] iniziarono per lui le committenze [[religione|religiose]]: nel [[1612]] dipinse gli affreschi della [[Volta (architettura)|volta]] del nuovo [[presbiterio]] della [[Chiesa (architettura)|chiesa]] di [[Chiesa di Santa Maria delle Vigne (Genova)|Chiesa di Santa Maria delle Vigne]]: la ''Gloria di Maria'', lo ''Sposalizio della Vergine'', e la ''Circoncisione'': questi affreschi attestano un suo distacco dallo stile del Cambiaso, attraverso l'uso di inserti figurativi realistici e l'accentuazione degli elementi narrativi.
 
Nel [[1614]] realizzò ad [[Albaro (quartiere di Genova)|Albaro]] la decorazione della Villa [[Paradiso]] di [[Giacomo Saluzzo]]; tale ciclo, molto apprezzato nell'opera del Soprani, presenta un programma decorativo ricco di figure [[allegoria|allegoriche]] e denso di implicazioni [[concetto|concettuali]], che si possono riscontrare ad esempio nell volta del salone con [[Alessandro Farnese]] alla conquista di [[Anversa]].
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È poi del [[1615]]<ref>La data è documentata dall'Alizeri, che la lesse sull'affresco.</ref> il ciclo del palazzo di [[Nicolò Grimaldi]], nell'odierna [[via San Luca (Genova)|via San Luca]]. A tale opera fece seguito la decorazione dei saloni dei due piani nobili del palazzo di [[piazza Pellicceria (Genova)|piazza Pellicceria]]<ref>Oggi sede della [[Galleria Nazionale di Palazzo Spinola]].</ref>, eseguita su commissione di [[Francesco Grimaldi]].
 
Furono eseguiti nel [[1622]] due affreschi del [[Cattedrale di San Lorenzo (Genova)|duomo di san Lorenzo]]: nel [[catino]], il ''Giudizio di [[san Lorenzo martire|san Lorenzo]]'', dove il [[santo]] che indica al [[prefetto]] [[Valeriano]] i poveri, e, nella [[Volta (architettura)|volta]] del [[presbiterio]], il ''Martirio di san Lorenzo'' sulla [[graticola]].
 
Nel [[1626]] realizzò un grande affresco con l'[[Ultima Cena]] nell'[[Ospedale di Pammatone]], che al momento della demolizione dello stesso sarebbe stato poi staccato e collocato nella [[navata]] destra della [[cattedrale]] di san Lorenzo.