Alessandro Borgia (arcivescovo): differenze tra le versioni

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Date
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|larghezza=
|nato=[[Velletri]], [[6 novembre]] [[1682]]
|ordinato= [[diacono]] il [[19 aprile]] [[1710]]; [[presbitero]] il [[21 dicembre]] [[1715]]
|ordinato=[[1704]]
|consacrato=[[12 luglio]] [[1716]]
|vescovo=Governatore di [[Assisi]] ([[1714]]), vescovo della [[Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino|Nocera Umbra]] ([[4 settembre]] [[1716]]), [[Arcidiocesi di Fermo|arcivescovo di Fermo]] ([[20 novembre]] [[1724]])
|deceduto=[[Fermo]], [[14 febbraio]] [[1764]]
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==Biografia==
Alessandro Borgia nacque in una famiglia patrizia di [[Velletri]], imparentata solo alla lontana con i più noti [[Borgia]]. Il padre si chiamava Clemente Erminio. Studiò a [[Roma]] laureandosi alla "[[Sapienza Università di Roma|Sapienza]]" in [[teologia]] e [[lettere]]. Nel [[1706]] seguì a [[Colonia (Germania)|Colonia]] mons. [[Giovanni Battista Bussi (1656-1726)|Bussi]] in qualità di segretario della legazione, succedendogli come [[Nunziatura apostolica|nunzio]] dopo la promozione del Bussi a cardinale ([[1712]]). Rimase nel nord Europa fino al [[1714]], allorché venne nominato governatore di [[Assisi]]; nel [[1716]] divenne vescovo di [[Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino|Nocera Umbra]]. Nel [[1719]] fu invitato ad assumere l'incarico di Legato Papale in [[Cina]], ma probabilmente preoccupato dai contrasti esistenti intorno ai [[Questione_dei_riti_cinesi|riti cinesi]] tra i missionari Gesuiti e Propagandisti e fra l'imperatore della Cina e il [[Portogallo]] preferì restare in Italia; la Legazione fu quindi guidata dal pavese Carlo Ambrogio Mezzabarba. NelIl [[20 novembre]] [[1724]] venne nominato dal nuovo [[papa Benedetto XIII]] [[Arcidiocesi di Fermo|arcivescovo di Fermo]], carica che mantenne fino al termine della sua vita. Non fu mai nominato Cardinale. Al titolo arcivescovile fermano era congiunto quello di principe della città; durante la sua guida, anche l'università fermana recuperò in prestigio.
Erudito, fu in corrispondenza con [[Ludovico Antonio Muratori]] e si è dedicato alla storia della sua città natale<ref>''Istoria della Chiesa, e della città di Velletri'', 1724</ref> e delle diocesi che ha retto<ref>{{cita libro | curatore= Alessandro Alfieri | titolo = La cronaca della Diocesi nocerina dell'Umbria, scritta dal suo Vescovo Alessandro Borgia ; tradotta dal codice latino della Biblioteca vaticana, e pubblicata, con prefazione e note, da Alessandro Alfieri | città = Roma |editore = Desclee e C. |anno = 1910}}</ref>. Si deve a lui la costituzione dell'archivio diocesano di [[Fermo]] nel quale, fra il [[1728]] e il [[1730]], fece raccogliere gli antichi documenti di pertinenza della diocesi<ref>[http://web.infinito.it/utenti/o/olivieriap/ripa/quaderni.htm Quaderni dell'Archivio storico arcivescovile di Fermo]</ref>. L'amore per la cultura venne trasmesso al nipote, il cardinale [[Stefano Borgia]] futuro creatore del ''[[Museo Borgiano]]'' di Velletri. Stefano all'età di nove anni venne affidato dai suoi genitori alle cure dello zio Alessandro, alla morte del quale ne curerà gli scritti<ref>{{cita libro | curatore= Stefano Borgia | titolo = Del regno di Maria. Omelie di monsignor Alessandro Borgia, ridotte alle stampe da monsignore Stefano Borgia | città = Como |editore = appresso Francesco Scotti | anno= 1785}}</ref>.