Memoria collettiva: differenze tra le versioni

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La '''memoria collettiva''' è "il [[ricordo]], o l'insieme dei ricordi, più meno consci, di un'esperienza vissuta o mitizzata da una [[collettività]] vivente della cui identità fa parte integrante il sentimento del [[passato]]", secondo la definizione dello storico [[Pierre Nora]].<ref>[[Pierre Nora]], «Mémoire collective», in [[Jacques Le Goff]] (curatore). ''La nouvelle histoire'', Paris: Retz, 1978, p. 398.</ref>
 
Il [[polirematica|termine]] «memoria collettiva» fu coniato negli [[anni 1920|anianni venti del Novecento]] da [[Maurice Halbwachs]]<ref>[[Maurice Halbwachs]], ''I quadri sociali della memoria'', 1925 </ref> in contrapposizione al concetto di [[memoria (scienze umane)|memoria]] individuale. La memoria collettiva è condivisa, trasmessa e anche costruita dal [[gruppo sociale|gruppo]] o dalla [[società]]. Il dibattito nell'ambito della storiografia è stato sollevato dall'egittologo [[Jan Assmann]] nel suo testo del 1992 ''La memoria culturale''.<ref>[[Jan Assmann]], ''La memoria culturale. Scrittura, ricordo e identità politica nelle grandi civiltà antiche'', Torino, 1997 (''Das kulturelle Gedächtnis: Schrift, Erinnerung und politische Identität in frühen Hochkulturen''. Monaco, 1992)</ref>
 
== Note ==