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==Chi sono==
 
C'è da dire che la preferenza per il mio [[nickname]] non è stata casuale: attivamente calato nel [[società|sociale]] (sono io stesso laureato in [[sociologia]], oltre che [[giornalista]] e [[scrittore]]), ho scelto lo [[pseudonimo]] del [[sociologo]] Meyer R. Schkolnick. Amo, in particolare, la [[teoria]] (le teorie) sull'[[anomia]] che ritengo, con convinzione, assai diffusa ai nostri giorni.
 
Ah, sociale sta anche per [[volontariato]] nel quale sono da quasi sempre impegnato. Tutela dei [[diritto|diritti]]. Diritti innati direbbe [[Immanuel Kant|Kant]]. E diffusi. La [[libertà]] è come il diritto di respirare l'[[aria]]. Anche l'[[acqua]] è [[patrimonio]] dell'[[umanità]] e dovrebbe costare meno di niente, ma questo richiederebbe qualche paginetta. Sicuramente non dovrebbe essere mai [[privatizzazione|privatizzata]]. Scusate ma in questo sono un po' all'antica. Sono nemico dichiarato della [[pena di morte]]. Il titolo della mia tesi: "''Il dibattito sulla pena di morte. Aspetti storici, filosofici, sociologici e giuridici''". Esistono molte pene di morte. Individuale e collettiva. Militare oltre che giudiziaria. E politica, esecuzioni di regime.
 
==Attenti a quei due==
<div style="float:right; width:40%; padding:15px; background: #f5f8ff; border: 1px solid blue; margin-left:8px; margin-right:8px;margin-bottom:15px; text-align:left"> «...''Secondo [[Immanuel Kant|Kant]], sono certo di agire nel [[bene]] solo se i motivi che mi determino non dipendono dalle circostanze particolari in cui mi trovo, ma dalla mia qualità di uomo in abstracto. Al contrario la mia azione è biasimevole quando può essere logicamente giustificata solo dalla mia situazione di fortuna, dalla mia condizione sociale, dai miei interessi di [[classe]]...''».
[[Émile Durkheim]], da ''L'individualismo e gli intellettuali'', [[Articolo (giornalismo)|articolo]] pubblicato nel [[1898]] in risposta al suo accusatore per aver firmato il famoso ''[[J'accuse]]'' di [[Émile Zola]] per la revisione del [[processo]] a carico dell'ufficiale [[Alfred Dreyfus]] condannato per [[alto tradimento]].
</div>
 
 
 
[[Émile Durkheim]] e [[Robert K. Merton]] sono tra l'altro gli autori di due diverse concezioni sull'[[anomia]], entrambe molto valide e simili per gli effetti: emarginazione, [[suicidio]]; ovvero, [[devianza]] e [[criminalità]]. In due parole schematizzo. L'anomia secondo Durkheim: mancanza di norme efficaci e di [[coesione sociale]]. Merton: la [[cultura]] e l'ordine sociale a parole consentono a tutti il successo ma non danno gli stessi mezzi per raggiungerlo. Attenti a quei due, non dimenticateli: sono più che mai attuali.
 
Non solo per questo. Durkheim, a proposito di [[individualismo]], rifacendosi alla morale di [[Immanuel Kant|Kant]], ha opposto nettamente questo termine all'[[utilitarismo]] e all'[[egoismo]]. Per lui «l'[[individuo]] nasce dalla [[società]]» e non viceversa. L'individuo esiste e agisce come soggetto sociale e solidale con i suoi simili. Più chiaro di così.
==Mali diffusi==