Deep linking: differenze tra le versioni

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Più fastidioso e insidioso è il cosiddetto ''framing'', in cui l'inserimento della pagina collegata all'interno del sito chiamante usa un frame (una delle sottopagine di cui è composta la pagina finale). Si tratta di una pratica che tende ad ingannare l'utente, o che comunque può indurre confusione nel navigatore-utente, a meno che nel sito chiamante non sia stato esplicitamente specificato che il link è diretto alla pagina di un altro sito. Si può essere indotti infatti a pensare che il contenuto appartenga al sito di partenza.
Una variante del framing usa l'elemento [[HTML]] [[Iframe|IFRAME]] (''Inline Frame''), tecnica che può anche costituire una seria minaccia per la [[Sicurezza informatica|sicurezza]], in quanto può permettere attacchi con tecniche di [[Cross Site Scripting]]. Risultati simili possono essere ottenuti con [[script]] eseguiti dal [[browser]].
 
In ogni caso, queste tecniche permettono all'utente, con diversi livelli di difficoltà, di prendere coscienza che la pagina o parte della pagina visualizzata proviene da un sito differente da quello di partenza. Esistono invece tecniche che risultano del tutto trasparenti all'utente finale: un [[Programma (informatica)|programma]] sul [[HTTP|web server]], scritto ad esempio in [[PHP]], può estrarre al volo il contenuto di una pagina pubblicata su un server esterno e integrarlo all'interno di una pagina locale. L'utente non potrà, se non per incongruenze dei contenuti, distinguere l'origine della pagina. La cosa può portare a situazioni davvero pericolose: si pensi a un utente che apre un link a "micosoft.com" (notare il nome) e scarica da lì del software...