Anthony Trollope: differenze tra le versioni

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Trollope continuò a vivere in maniera precaria, alloggiando in appartamenti in affitto in totale emarginazione, più tardi si riferì a questo periodo come il suo ''periodo di goffaggine''. Fece qualche piccolo progresso nella carriera fino a quando le poste britanniche non lo inviarono in [[Irlanda]] nel [[1841]]. Qui si unì in matrimonio con una ragazza inglese di nome Rose Heseltine nel [[1844]]. I due vissero in Irlanda fino al [[1859]] quando fecero ritorno in Inghilterra. A dispetto della terribile carestia che colpì l'Irlanda durante il suo soggiorno, Trollope ricordò così il suo periodo irlandese nella sua autobiografia:
 
:{{Quote|''Condussi una vita molto lieta in Irlanda. Gli Irlandesi non mi ammazzarono né mi ruppero la testa, anzi li trovai un popolo pieno di gioia, abile negli affari - le classi lavoratrici di lì sono molto più intelligenti di quelle inglesi - e ospitali''.}}
 
La sua professione lo tenne in stretto contatto con la popolazione irlandese e di questa esperienza fece successivamente tesoro.
 
Trollope iniziò a sciverescrivere durante i suoi lunghi viaggi in treno richiesti dal suo ufficio in Irlanda. Programmando con estrema precisione la sua attività di scrittore divenne uno degli autori più prolifici di tutti i tempi. Scrisse le sue prime novelle quando era ancora ispettore per le poste britanniche, attingendo dalle lettere smarrite le idee per i suoi racconti. Ovviamente i suoi primi scritti hanno come sfondo l'Irlanda, scelta molto rischiosa vista l'ostilità con cui la critica letteraria britannica, e non solo la critica letteraria, considerava l'isola.
 
===Il ritorno in patria===