Ottorino Barassi: differenze tra le versioni

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|AnnoMorte = 1971
|Attività = dirigente sportivo
|Epoca = 20001900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
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Nel maggio [[1933]] avviene un importante cambiamento ai vertici della Federazione: il Presidente [[Leandro Arpinati]] è rimosso da ogni suo incarico sportivo e da ogni carica fascista e mandato al confino dal Regime.<br>
Al posto di Arpinati il C.O.N.I. nomina quale nuovo Presidente F.I.G.C. il Luogotenente Generale [[Giorgio Vaccaro]] il quale lo volle alla Segreteria del Direttorio Federale.
 
[[ImmagineFile:Ottorino Barassi e Orazio Siino (Presidente C.R. Siculo).jpg|thumb|right|Orazio Siino (Presidente del Comitato Regionale Siculo) e Ottorino Barassi a Roma (1968).]]
 
Dopo esser stato nominato Segretario Generale della [[F.I.G.C.]] nel [[1933]], Barassi ebbe l'incarico di gestire l'organizzazione del {{WC|1934}}. Durante la [[Seconda Guerra Mondiale]] custodì per un breve periodo nella sua abitazione di Roma, situata a Piazza Adriana, la [[Coppa Rimet]], tenendola nascosta anche agli occhi di una truppa nazista (inviata appositamente per requisire la coppa e fonderne l'oro in essa contenuto). In seguito al Commissariamento e trasferimento della Federazione a [[Venezia]] ([[1943]]) la Coppa passò nelle mani dell'[[Giovanni Mauro (avvocato)|Avvocato Giovanni Mauro]] il quale la nascose nella casa di campagna di [[Aldo Cevenini]] a [[Brembate]], riconsegnandola poi alla [[FIFA]] nel 1950<ref>
[http://www.storiedicalcio.altervista.org/storia_rimet.html La Coppa dei Misteri]</ref>.
 
Dal [[4 dicembre]] [[1944]] al [[13 maggio]] [[1946]] fu nominato da [[Giulio Onesti]] '''Reggente''' della Federcalcio, di cui diventò Presidente il [[15 maggio]] [[1946]], mantenendo tale carica sino al [[1958]]<ref>[http://www.figc.it/it/3120/2199/ListaPresidenti.shtml Lista dei presidenti della FIGC]</ref>.
[[Immagine:Ottorino Barassi e Orazio Siino (Presidente C.R. Siculo).jpg|thumb|right|Orazio Siino (Presidente del Comitato Regionale Siculo) e Ottorino Barassi a Roma (1968).]]
 
Visto il buon esito del suo lavoro svolto per il Mondiale del [[1934]], la FIFA lo contattò per dare una mano agli ufficiali brasiliani per organizzare il {{WC|1950}}, ottenendo anche lì risultati positivi (si assicurò che l'[[Estádio do Maracanã]] fosse pronto in tempo per il torneo e che l'evento filasse liscio). Nel [[1952]] fu nominato membro del Comitato Esecutivo FIFA; con tale titolo contribuì alla fondazione dell'[[UEFA]] agli inizi degli anni Cinquanta. Nel frattempo, elaborò la cosiddetta riforma, il "Lodo Barassi", che si prefiggeva di ridurre gli organici delle serie calcistiche e limitare l'ingaggio dei calciatori stranieri in Italia<ref name="calcio2000"/>.