Ii Naomasa: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Ii Naomasa.jpg|thumb|Ii Naomasa.]]
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'''Ii Naomasa''' ([[lingua giapponese|giapponese]]:井伊 直政) ([[4 marzo]] [[1561]] - [[24 marzo]] [[1602]]) fu un [[samurai]] [[Giappone|giapponese]] alle dipendenze dello [[Shogun]] [[Tokugawa Ieyasu]].
 
== Biografia ==
Naomasa nacque nel villaggio di Hoda, unico figlio di Ii Naochika, e il suo nome d'infanzia era Toramatsu. Suo padre era un samurai di [[Imagawa Ujizane]] e fu giustiziato per ordine del suo signore poco dopo la nascita di Naomasa. Il bambino e la madre riuscirono a fuggire e furono costretti a vagare per tutto il Giappone finché, nel [[1578]], entrò al sevizio di Tokugawa Ieyasu, durante la [[battaglia di Tanaka]]. Nel [[1584]] alla [[Battaglia di Nagakute]] si distinse in modo particolare, infliggendo grandi perdite ai [[Takeda Shingen|Takeda]] grazie al fuoco delle artiglierie. Quando Ieyasu accettò il feudo nel [[Kantō]], Naomasa, ormai abile generale, fu insignito del castello di Minowa nel [[Kozuke]]. Fu inoltre proclamato [[hatamoto]] dopo che [[Tokugawa Tadayoshi|Tadayoshi]], figlio di Ieyasu, ebbe sposato sua figlia.
 
Il contingente di cavalleria che Naomasa giudava abitualmente in battaglia erano i cossidetticosiddetti Akaoni, "Demoni Rossi", chiamati così perché vestiti in armature di quel colore (anche Naomasa ne aveva una simile, con un elmo sormontato da due grosse corna d'oro). Si dice che adottò questa tenuta dopo la sconfitta dei Takeda, di cui Naomasa sfruttò le brillanti strategie sul campo di battaglia.
 
Alla [[battaglia di Sekigahara]], Naomasa insistette per guidare il primo assalto assieme a suo genero, ma fu opposto in questa decisione da [[Fukushima Masanori]], con cui scoppiò un violento litigio. Alla fine attaccarono entrambi [[Ukita Hideie]] all'inizio della battaglia, generando non poca confusione. Alla fine della giornata, mentre metteva in fuga le truppe di [[Shimazu Yoshihiro]], Naomasa ricevette una pallottola di moschetto nel braccio sinistro. Ieyasu in persona gli medicò la ferita e Naomasa poté guidare l'ultimo attacco al castello di [[Sawayama]]. Pochi giorni dopo trovò e catturò [[Ishida Mitsunari]], che si era nascosto sulle montagne: Naomasa, che aveva già salvato i figli di Ishida durante l'attacco di Sawayama, lo trattò con grande rispetto, nonostante fosse un nemico sconfitto.