Protezione di rete: differenze tra le versioni

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Supponendo per esempio che il segnale tra due nodi dell'anello, A e B, venga trasmesso seguendo il verso orario, in caso di un guasto nella tratta attiva è possibile far giungere il segnale tra A e B sfruttando l'altra metà dell'anello, ossia trasmettendo il segnale usando il verso antiorario.
 
La protezione ad anello è sempre di tipo bidirezionale (siai puredue innodi sensoterminali latodevono commutare entrambi verso la direzione attiva) e richiede quindi sempre la presenza di un protocollo di gestione dello scambio, più complesso rispetto a quelli usati per la protezione lineare dato che in caso di intervento della protezione è necessario trasferire a tutti i nodi, compresi quelli di transito, sia l'informazione sullo stato complessivo dell'intero anello che l'informazione sulla posizione del guasto all'interno dell'anello. Infatti, a differenza della protezione lineare che coinvolge solo i nodi terminali, nel caso di intervento della protezione ad anello tutti i nodi interessati dal circuito, compresi quelli intermedi, devono adattarsi alla nuova configurazione.
 
Esistono sostanzialmente due meccanismi di base per la protezione ad anello<ref>{{en}} [http://www.ieee802.org/17/documents/presentations/mar2001/nu_ws_02.pdf Presentazione dell'IEEE]</ref>: