Vanitas vanitatum et omnia vanitas: differenze tra le versioni

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Mauro Lanari (discussione | contributi)
eliminata frasetta estremamente POV,se la mia interpretazione della stessa è errata segnalatemelo
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Nei secoli però non tutti i lettori hanno condiviso le conclusioni concilianti del discepolo, e il Qoelet ({{cn|probabilmente il [[Libri Sapienziali|libro sapienziale]] più apprezzato anche dai non credenti}}) è diventato il simbolo di una più radicale negazione del valore di ogni cosa. A reinterpretare l'Ecclesiaste in senso "nichilista" è per esempio [[Giacomo Leopardi]], che nel canto ''[[wikisource:it:A se stesso|A se stesso]]'' traduce il ''Vanitas vanitatum'' con ''L'infinita vanità del tutto''.
 
L'''[[Imitazione di Cristo]]'' riprende nella sua introduzione la massima biblica, aggiungendovi ''praeter amare Deum et illi soli servire'' ("eccetto amare Dio e servire Lui solo"); la sentenza così ampliata esprime la grande verità testimoniata da un lungo elenco di uomini che, nel corso della storia, hanno [[vita consacrata|consacrato la propria vita]] al servizio di Dio.
 
== Voci correlate ==