Carrozzeria Orlandi (Modena): differenze tra le versioni

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La scomparsa di Enrico e poi di Augusto, nel [[1921]], fu causa di discordia tra gli eredi e la "Carrozzeria Angelo Orlandi" venne divisa in "Carrozzeria Giovanni Orlandi" e "Carrozzeria Emiliana Renzo Orlandi", quest'ultima intestata al figlio di Enrico.
Per alcuni anni le due aziende operarono in regime di concorrenza.
 
===Carrozzeria Giovanni Orlandi===
LeLa due"Carrozzeria aziendeGiovanni operaronoOrlandi" pervenne qualchepresto annoceduta in regime di concorrenza; poi glidagli eredi preferirono cedere la "Carrozzeria Giovanni Orlandi" alla [[Fonderia Vismara]] che la trasformò nelle "[[Officine Padane]]", con la medesima produzione.
 
===Carrozzeria Emiliana Renzo Orlandi===
La "Carrozzeria Emiliana Renzo Orlandi", invece, proseguì con successo la costruzione di autobus, autocarri e furgoni, ma anche di pregevoli automobili fuori serie che, tuttavia, rimasero sempre una produzione marginale della Orlandi.
 
Negli [[anni 1930|anni '30]], vennero realizzati automezzi di notevole eleganza formale, destinati a grande diffusione e popolarità, aumentata dalla fornitura dei furgoni per la [[Scuderia Ferrari]].
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Il [[secondo dopoguerra]] vide una forte ripresa dell'attività aziendale, di pari passo con la necessità di fornire mezzi di trasporto collettivi, poi diminuita con la crescente motorizzazione di massa dai primi [[anni 1960|anni '60]].
 
Nel [[1970]]Angelo, figlio di Renzo e pronipote del fondatore Angelo Orlandi, figliocontinuò dila Renzoattività. Laureato in ingegneria, è stato per anni titolare e amministratore delegato della Carrozzeria Orlandi. Nel [[1972]] decise di cedere la maggioranza azionaria alla [[FIAT]] e, nel [[1988]], cedette anche il residuo 30%, consentendo l'accorpamento del marchio all'[[IVECO]].
 
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