Porsche 936: differenze tra le versioni

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Caratteristico della vettura era il grande [[airbox]] posizionato sopra il posto di guida, che incorporava sia la presa d'aria del [[turbocompressore]], sia quella per il raffreddamento dell'[[intercooler]] di quest'ultimo.
 
In seguito, nel [[Campionato mondiale Endurance 1982|1982]] dopo la soppressione del Gruppo 6 e l'introduzione della nuova categoria [[Gruppo C]], Porsche realizza una nuova vettura specifica la [[Porsche 956|956]] inizialmente solo a disposizione della squadra ufficiale; per questo motivo il team ''Joest Racing'' e il team ''Kremer'', che disponevano di telai Porsche 936, di propria iniziativa li modificarono trasformando la barchetta in coupé e rendendola conforme al regolamento tecnico di [[Gruppo C]] e ribattezzata ''936 C''<ref>http://www.flickriver.com/photos/29493524@N06/2870811984/ Foto della 936C di Joest</ref> e ''CK5'' prima di essere rimpiazzate dalla [[Porsche 956]], vettura che venne poi venduta anche alle squadre private.
 
== Il propulsore ==
La 936 montava un 6 cilindri [[motore boxer|boxer]] [[sovralimentazione#Il turbocompressore|turbocompresso]] con il monoblocco [[raffreddamento ad aria|raffreddato ad aria]] e le testate [[raffreddamento a liquido|raffreddate a liquido]], derivato da quello della [[Porsche 911|911]] Turbo, con una [[cilindrata]] di 2.142[[centimetro cubo|cm<sup>3</sup>]] sviluppava una [[potenza (fisica)|potenza]] massima di 520 [[cavallo vapore|CV]] a 8.000 giri al minuto ed una [[coppia motrice]] di 471 [[Newtonmetro|Nm]] a 6.000 giri al minuto<ref name=xspeed>{{en}} [http://www.x-speedracing.dk/porsche_936.htm Storia e scheda tecnica]</ref>. In osservanza al ''fattore di equivalenza'' 1,4 (2142cc x 1,4 = 2998,8cm<sup>3</sup>), tale propulsore competeva nella stessa classe dei motori [[alimentazione atmosferica|aspirati]] di 3000cm<sup>3</sup>. L'unità propulsiva fu sottoposta a un'evoluzione per la [[24 Ore di Le Mans 1977]], l'unica gara a cui partecipò quell'anno: il grosso turbocompressore fu rimpiazzato da due elementi di dimensioni ed inerzia inferiori, migliorando così la risposta ai comandi dell'acceleratore e incrementando la potenza massima a 540 CV<ref name=xspeed/>. Un'ulteriore evoluzione si ebbe nel 1978, con l'adozione della distribuzione a 4 valvole per cilindro, che portò la potenza a 640 CV in condizioni di qualifica<ref name=xspeed/><ref name=911handbook>{{en}} http://www.911handbook.com/articles/e_936racecar.html</ref>.
 
In seguito alla rimozione del limite di cilindrata di 3 litri, nel 1981 viene montata una evoluzione del motore, con una cilindrata di 2.650cm<sup>3</sup>, originariamente concepito per il campionato [[CART]] e capace di sviluppare una potenza di 620cv a 8.000 giri al minuto, lo stesso motore che poi verrà montato sulla Porsche 956<ref name=xspeed/>.
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Con questa Sport, la Porsche vinse il [[Campionato mondiale sportprototipi|Campionato mondiale marche]] nel 1976, 1977, 1978 e 1979.
 
Vinse la [[24 Ore di Le Mans]] nel [[1976]]<ref>http://www.flickr.com/photos/29493524@N06/2805408881/ Foto della 936 vincitrice alla 24 Ore di Le Mans 1976</ref><ref>http://www.flickriver.com/photos/29493524@N06/2805390201/ Foto dell'altra 936 alla 24 Ore di Le Mans 1976, senza l'airscope</ref>, [[1977]] e [[24 Ore di Le Mans#1981 Ultima vittoria della Porsche 936|1981]] e arrivò seconda nel [[1978]].
 
Dopo la sconfitta del 1979 e a causa di una politica del management che spingeva verso una attività sportiva basata sulle vetture derivate dalla serie (modelli [[Porsche 924|924]] e [[Porsche 944|944]]) la vettura venne accantonata.
 
Nel 1980, però [[Joest Racing|Reinhold Joest]] era intenzionato a schierare una vettura alla 24 ore di Le Mans ed ottenne dalla direzione sportiva un supporto per far correre una 936. Per non scontrarsi con la direzione aziendale, come narra l'allora direttore sportivo ''Peter Falk''<ref> Peter Falk, Peter Morgan "Porsche 956/962 : The Enduring Champions ed. Motorbook International" </ref>, venne consegnato a Joest un telaio 936 (spacciato però per un telaio 908, "migliorato" dallo stesso Joest). Joest realizzò il resto della vettura da s&eacute;, usando anche molti componenti delle sue ''908 Turbo'', tra cui (motore e cambio erano gli stessi della<ref>{{en}} Porsche 935). La vettura battezzata 908/80 conquistò il secondo posto alla [[24 Ore di Le Mans#1980 La vittoria: diThe Rondeau|24Long oreDistance 1980]].Runner
Di Jorg Thomas Fodisch, Jost Nehover, Dieter Robach, Harold Schwarz [http://books.google.it/books?id=MMkYE93ZaScC&pg=PT34&lpg=PT34&dq=joest+908/80&source=bl&ots=zkbop8Oh1H&sig=VlvouiU7DG2WT2GMuxW4YyxYfhg&hl=it&ei=KtaWS7niJ4v9_AbeiuTTCw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=5&ved=0CBsQ6AEwBA#v=onepage&q=joest%20908%2F80&f=false]</ref>. La vettura battezzata 908/80 conquistò il secondo posto alla [[24 Ore di Le Mans#1980 La vittoria di Rondeau|24 ore 1980]], per poi essere ribattezzata ''936-004'' nel 1982<ref name=911handbook/>.
 
Nel frattempo però cambiò la direzione aziendale e l'anno successivo fu chiesto ai tecnici di realizzare una vettura vincente. Per mancanza di tempo e budget vennero recuperate le vetture dal Museo aziendale <ref> Peter Falk, Peter Morgan "Porsche 956/962 : The Enduring Champions ed. Motorbook International" </ref> e dotate (grazie adalla unliberalizzazione dei motori apportata dal nuovo regolamento) del nuovo motore da 2650 cc originariamente previsto per la [[Champ Car|Formula Indy]], e che non era stato portato in gara a causa di un cambio di regolamento sfavorevole alla casa tedesca<ref name=911handbook/>, accoppiato al più solido cambio a 4 rapporti della ''917/30''<ref>http://www.bigmoneyracing.com/bigmoney/lemans/lemans81.shtml</ref><ref name=911handbook/>. Giunse la vittoria con [[Jacky Ickx]] e [[Derek Bell]].
 
Nel 1982, con l'introduzione del [[Gruppo C]], il team [[Joest Racing]] riconvertì le sue 936 da "barchette" a "coupé" adeguandole al nuovo regolamento e ridesignadole "936C", mentre il team ''Kremer Racing'' realizzò sulla base dei progetti originali della 936 il quinto esemplare (numero di telaio 936-005<ref name=911handbook/>) e in seguito la sua [[Gruppo C]] ''Kremer-Porsche CK5'' mettendo insieme il telaio della 936, le sospensioni anteriori e il motore della 935, il cambio a 4 rapporti e le sospensioni posteriori della [[PorscchePorsche 917|917]], il tutto vestito da una carrozzeria in fibra di vetro appositamente disegnata<ref>{{en}} http://www.motorbase.com/auctionlot/by-id/1563433349/</ref>.
 
L'ultima apparizione alla 24 Ore di Le Mans avvenne nel [[1986]] (quell'anno con la versione 936C privata del "Belga Team"), la 936C ex-Joest terminò in sesta posizione dietro alle più performanti Porsche 956 e [[Porsche 962]].