Triflux: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 2:
Il termine '''triflux''' era usato per indicare un particolare sistema di [[sovralimentazione]] del [[motore]] progettato dalla [[Lancia]] per equipaggiare i suoi prototipi di vetture da [[rally]] siglati rispettivamente [[Lancia ECV|ECV]] e [[Lancia ECV|ECV II]].
Il sistema in questione trovava applicazione su un propulsore a 4 cilindri [[motore in linea|in linea]] di 1.759 [[centimetro cubo|cm<sup>3</sup>]] sovralimentato mediante 2 [[turbocompressore|turbocompressori]] [[
La [[testata (meccanica)|testata]] è a 4 [[valvola a fungo|valvole]] per cilindro, la [[distribuzione (meccanica)|distribuzione]] è affidata a due [[albero a camme|alberi a camme]] senza i controrotanti, diversamente dalla consueta impostazione utilizzata nei motori, le valvole non sono accoppiate per [[valvola di aspirazione|aspirazione]] e [[valvola di scarico|scarico]], ma bensì "incrociate", cioè aspirazione-scarico e scarico-aspirazione, in questo modo non esiste un lato caldo e un lato freddo del motore in quanto le valvole di scarico sono alternate a quelle di aspirazione sia sul lato destro che su quello sinistro, una soluzione che consente una dilatazione dei materiali più uniforme con la possibilità di aumentare la compressione o la pressione del turbo, ma che favorisce anche una elevata turbolenza della miscela durante la fase di immissione e di conseguenza una combustione più omogenea.
Riga 9:
Da qui il termine ''triflux'' che indica appunto i tre flussi del motore, uno di aspirazione e due di scarico.
Il principio di funzionamento delle turbine è il seguente: ai bassi regimi motore, tramite un'apposita valvola di tipo [[wastegate]], tutti i gas di scarico sono convogliati a una sola [[turbina]], così da ridurre il problema del [[turbo lag]], invece oltrepassati i 5.000
Questo sistema di sovralimentazione venne concepito per garantire una erogazione ottimale sulle vetture da rally, anziché montare una turbina di grandi dimensioni per raggiungere elevate potenze ma con un inevitabile ritardo di risposta ai bassi regimi, l'utilizzo di 2 turbine di piccole dimensioni da funzionamento prima in serie poi in parallelo garantiva sia prontezza in basso che spinta agli alti regimi.
|