Trattato di Nöteborg: differenze tra le versioni
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Le popolazioni finniche che vivevano su entrambi i lati del nuovo confine, come i [[carelia]]ni e i [[Häme|tavastiani]], non ebbero voce in merito alla definizione del trattato. La Svezia e la Repubblica di Novgorod decisero di fatto l'estensione delle rispettive aree di influenza nella regione, con la Carelia sotto il dominio russo e le altre zone sotto il dominio svedese. Il concetto di ''pace permanente'' su cui era stato costruito il trattato non ebbe tuttavia molto successo nel conflitto a lungo termine che opponeva i due stati: la parte settentrionale del confine attraversava grandi regioni selvagge in cui la Lega anseatica non aveva alcun interesse, ma queste zone divennero ben presto motivo di conflitto fra la Svezia e Novgorod. Ansiosi di riappropriarsi delle coste settentrionali del Golfo di Botnia, gli svedesi potrebbero aver contraffatto i termini del trattato pochi anni dopo la sua emanazione:<ref name="Skrifter"/> essi sostennero infatti che il confine settentrionale si spingeva fino al [[Mare Glaciale Artico|Mar Glaciale Artico]]. Entro 5 anni dalla firma del trattato, coloni svedesi cominciarono a fare incursioni nell'Ostrobotnia settentrionale.<ref>Vahtola, Jouko. Tornionlaakson historia I. Birkarlit, 'pirkkalaiset'. Malungs boktryckeri AB. Malung, Sweden. 1991.</ref> Gli svedesi costruirono inoltre castelli a [[Oulu]] nel [[1375]] e ad [[Olavinlinna]], nel [[1475]], località che si trovavano chiaramente dal lato russo del confine.
La [[Repubblica di
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