Cappella Rucellai: differenze tra le versioni

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La cappella fu edificata, tra il 1305 e il 1325 circa, da [[Cenni di Nardo di Giunta Rucellai]], la cui tomba è oggi collocata proprio sotto la scalinata che conduce alla cappella, all'altezza del pavimento del transetto. Da allora il patronato della cappella è sempre appartenuto alla [[famiglia Rucellai]], influente famiglia fiorentina che risiedeva nelle vicinanze della basilica.
 
Per accedere alla cappella si percorre una gradinata, al termine della quale, al livello del pavimento della cappella, si trova la tomba di [[Paolo Rucellai]], un più recente componente della famiglia Rucellai vissuto nel XV secolo, nonoché padre di quel [[Giovanni Rucellai]] che ha fatto edificare da [[Giovan Battista Alberti]] la parte superiore della faccilata della basilica di Santa Maria Novella. La tomba è opera di un anonimo scultore di scuola fiorentina che ha riciclato un cassone antico postoponendolo su un finto drappo di marmo fatto di sua mano, una collocazione che allude al riposo del mercante defunto sopra la stoffa che fu oggetto della sua attività lavorativa.
 
La cappella è decorata da un ciclo di affreschi trecenteschi molto lacunosi, nonostante i restauri conclusi nel [[1989]]. Quelli della parete di destra sono attribuiti al [[Maestro della Santa Cecilia]], un anonimo allievo di [[Giotto]] attivo tra il 1300 e il 1325 circa. Gli affreschi raffigurano la ''Strage degli innocenti'', il ''Martirio di Sant'Orsola e delle sue compagne'' e forse un ''San Giorgio''. Gli affreschi della parete di fondo sono invece di un maestro giottesco non identificato e risalgono al terzo o quarto decennio del XIV secolo. Descrivono ''la Crocifissione'' (al centro), ''San Domenico'' (a sinistra) e ''san Tommaso d'Aquino'' (a destra).
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Sull'altare è conservata la ''Madonna con bambino'' di [[Nino Pisano]], statua marmorea della metà del XIV secolo portata qui solo recentemente. La tavola sulla parete di sinistra fu dipinta da [[Giuliano Bugiardini]] e rappresenta il ''Martirio di Santa Caterina'' (1530-1540). Al centro del pavimento si trova la lastra tombale in bronzo di fra' [[Leonardo Dati]], già generale dell'[[Ordine Domenicano]], che fu fusa e cesellata da [[Lorenzo Ghiberti]] tra il [[1425]] e il [[1426]]. Anch'essa fu posta nella posizione attuale solo recentemente.
 
In questa cappella ha soggiornato a lungo la duecentesca ''Madonna dei Laudesi'' di [[Duccio di Buoninsegna]], che originariamente si trovava nella contigua [[Cappella Bardi]], già di patronato della [[Compagnia dei Laudesi]], e che adesso si trova invece alla [[Galleria degli Uffizi]] di Firenze. Fu proprio in virtù di questo lungo soggiorno che la tavola è ancora oggi nota come ''[[Madonna Rucellai]]''.
 
==Bibliografia==