Luigi Costanzo: differenze tra le versioni

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'''Luigi Costanzo'''. ([[Decollatura]] [[1886]] - [[Decollatura]] [[1958]]). Sacerdote, educatorestorico.
 
Nato nella località [[Adami]] in una famiglia borghese di [[Risorgimento|tradizioni risorgimentali]], compì gli studi nel Seminario di [[Lamezia Terme|Nicastro]], dove fu ordinato sacerdote nel settembre del [[1908]]. Nominato dapprima [[parroco]] di Adami, e poi di [[Soveria Mannelli]], passò a dirigere da rettore il Seminario di Nicastro, dedicandosi contemporaneamente allo studio di riformatori religiosi, ad esempio [[Gioacchino da Fiore]] e [[Girolamo Savonarola]], da lui ritenuti dei profeti. Ebbe contatti epistolari con [[Ernesto Buonaiuti]], condannato per [[modernismo]], e prestò attenzione al [[Movimento operaio]] nel quale militava suo fratello Rosarino. Oppositore aperto del [[fascismo]], nel [[1925]] si trasferì a Roma per lavorare con [[Giovanni Semeria|Padre Semeria]] nell'Opera Nazionale per gli Orfani di Guerra del Mezzogiorno d'Italia. A Roma fu insegnante di Religione, e per qualche tempo anche di Storia, nel Liceo ''Torquato Tasso''. Ebbe, fra i suoi numerosi allievi, [[Ruggero Zangrandi]], [[Giulio Andreotti]], [[Vittorio Bachelet]]. All'inizio del [[1944]], venne chiamato dagli [[Alleati]] alla carica di Provveditore agli Studi per la provincia di [[Catanzaro]]. Nel [[1947]], tornò a Roma, ove rimase altri tre anni, ed ebbe frequenti contatti con uomini che erano al vertice della cultura italiana. Ritornato in [[Calabria]] si stabilì a [[Lamezia Terme|Nicastro]], dove assunse la dignità di Decano del Capitolo della Cattedrale e l'ufficio di vicario Generale della Diocesi. Ammalatosi di leucemia, si spense ad [[Adami]] il [[23 luglio 1958]]. I suoi scritti sono stati raccolti, a cura di Mario Gallo, nel volume "''Don Luigino Costanzo ed i suoi scritti"''.
 
[[Categoria:Biografie|Costanzo]]
[[Categoria:Storici italiani|Costanzo]]