Stura di Lanzo: differenze tra le versioni

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La '''Stura di Lanzo''' ('''Stura 'd Lans''' in [[lingua piemontese|piemontese]]) è un fiume del [[Piemonte]], affluente di sinistra del [[Po]], lungo 65 km e con un bacino idrografico ampio 836 km².<br>
Dal [[1993]] unaun lungo tratto dell'alveo della Stura e delle sue rive sono tutelati dalla [[Zona di salvaguardia della Stura di Lanzo]], che si estende dallo sbocco del corso d'acqua sulla pianura fino ai comuni di [[Villanova Canavese]] e [[Nole]].
<ref name=parks>Pagina web sull'area protetta in [http://www.parks.it/zona.salvaguardia.stura.lanzo/index.html www.parks.it]</ref>
L'area è inoltre nel [[Sito di interesse comunitario]] ''Stura di Lanzo'' (cod. IT1110014).<ref>''Siti di Importanza Comunitaria (SIC) - Dati Territoriali omunali'', Regione Piemonte, 2007 (on-line in pdf su [http://gis.csi.it/parchi/sic_comuni.pdf gis.csi.it], consultato nel settembre 2009)</ref>
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Negli anni le frequenti e violente piene a cui è soggetta la Stura di Lanzo, hanno operato, nel tratto in questione, una intensa erosione dei depositi torrentizi quaternari, portando allo scoperto ampi affioramenti di argille ricchi di resti vegetali "[[fossili]]", risalenti ad un intervallo di tempo denominato [[Pliocene]] (circa 5 - 2 milioni di anni fa).
Ceppi di cospicue dimensioni, grazie all'azione erosiva di varie piene durante le quali la Stura si è scavato una specie di canyon profondo 7/8 metri circa, sono oggi particolarmente visibili e formano quella che viene definita la ''Foresta fossile''.
Le loro qualità specifiche ne fanno un geositosito geologico di grande rilievo e importanza che dal 1993 è tutelato dall'istituzione della [[Zona di salvaguardia della Stura di Lanzo]].
Attualmente i resti fossili più significativi si trovano nel comune di [[Nole]], al confine con [[Ciriè]], e sono osservabili sia in riva destra che in riva sinistra.