Rigatura: differenze tra le versioni

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I principi sono normalmente più d'uno e servono ad imprimere al [[proiettile]] una rotazione sul proprio [[asse di rotazione|asse]], aumentandone in questo modo, grazie all'effetto [[giroscopio|giroscopico]] la stabilità e diminuendo la possibilità di deviazioni dalla propria [[traiettoria]].
 
Il numero di righe, l'andamento (destrorso o sinistrorso), la parte di giro completata, la profondità della riga sono tutte caratteristiche legate a quelle del proiettile, della sua carica e dell'arma che lo utilizzerà. Sono state ideate anche ''rigature a passo variabile'' dove nel primo tratto (verso la culatta - ovvero il primo percorso dal proiettile) la rigatura è quasi rettilinea ma poi inizia a divenire elicoidale fino a raggiungere la massima curvatura nei pressi della [[Volata|bocca]] dell'arma. Questo sistema (utilizzato soprattutto nelle armi sparanti [[pallottola|pallottole]] in piombo) permette al proiettile di aderire bene alla rigatura evitando il rischio che (specialmente se la carica è forte) possa essere [[trafilatura|trafilato]] entro la canna annullando completamente il vantaggio apportato dalla rigatura stessa.
 
Il [[calibro (arma)|calibro]] di un'arma rigata si può misurare fra i pieni o fra i vuoti della rigatura. In questo modo, nel passato, armi dal calibro apparentemente diverso potevano utilizzare lo stesso proiettile. Proprio per non creare confusione si è stabilito quindi di misurare il valore al netto dello spessore della rigatura, ovvero tra i vuoti della rigatura stessa.