Palio della Marciliana: differenze tra le versioni

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*Montalbano - È la contrada i cui rioni erano maggiormente ricchi di saline e valli da pesca, protette militarmente dalla torre di Nassaruolo, custodita ufficialmente dal novembre [[1299]]. In realtà, il canale di Montalbano rivestiva una particolare importanza strategica in chiave bellica. Il suo colore è il vaio che diventa argento durante il palio, mentre il simbolo è rappresentato dalle tre torri di Montalbano, Saline e Nassaruolo.
 
*Sant'Andrea - Comprendeva calli dei settore nord-occidentale (anticamente l<nowiki>'</nowiki>''ultra platheam'') e nord-orientale (l<nowiki>'</nowiki>''ultra Venam'', la parte al di là del Canal Vena e del Ponte Vigo, uno dei principali della città). Vi sorgeva l'ospedale di Santa Croce che ospitava anche pellegrini di passaggio. Il suo simbolo è il [[decusse]], appunto la croce di Sant'Andrea, mentre il colore distintivo è il verde.
 
*San Giacomo - Costituiva il cuore dell'area urbanistica, con il palazzo pretorio sede del Podestà su cui venivano issati nei giorni di festa i vessilli comunali e marciani. Dopo la guerra di Chioggia accolse la comunità monastica di Santa Caterina, il cui monastero era andato distrutto. Il simbolo è la conchiglia di san Giacomo di Compostela ([[Giacomo il Maggiore]]) mentre il colore identificativo è l'oro.
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*San Martino - Conglobava le contrade di quella che ora è [[Sottomarina]], antica Clugia minor. Era la contrada ''colta'' della città poiché diversi suoi abitanti non erano solo affermati mercanti ma anche dottori all'[[università di Padova]]. La guerra di Chioggia portò alla distruzione del ponte di pietra che da San Domenico giungeva a Clugia minor e della loggia dei bandi della futura Sottomarina. Simbolo di San Martino è la cappa, appunto, di [[San Martino]] mentre il colore rappresentativo è il rosso.
 
*San Michele Arcangelo - Contrada periferica, ha come simbolo la spada e la bilancia; il colore è l'ermellino che si trasforma in nero durante la gara del palio. Pochi gli abitanti di questa contrada e tutti gravitanti intorno al monastero benedettino di San Michele Arcangelo e Santissima trinità eretto nei pressi della foce del [[Brenta (fiume)|Brenta]], punto focale dei collegamenti con l'entroterra di Padova. Anche questo convento, peraltro già in decadenza da inizio 1300, fu distrutto nel corso della guerra di Chioggia prima di essere trasformato dai Genovesi in fortezza.
 
==Lessico essenziale==