Giovanni Giorgio di Sassonia-Weissenfels: differenze tra le versioni

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Dal momento che i suoi due fratelli maggiori erano morti ancora infanti, Giovanni Giorgio succedette al padre al trono ducale alla di lui morte nel [[1697]]. Dal momento che però non aveva ancora raggiunto la maggiore età, venne posto sotto la tutela del Principe Elettore [[Federico Augusto I di Sassonia]]. Interessatosi di religione, nel [[1700]] fece pubblicare a suo nome il ''Corpus Evangelicus'', che riassumeva i caratteri da adottarsi per la chiesa evangelica come religione di stato.
 
Giovanni Giorgio si preoccupò da subito di far prosperare il proprio paese, investendo in particolare nelle operazioni economiche e favorendo il commercio e costruendo un piccolo porto sulle rive del fiume [[Saale]] dove fece anche costruire una piccola flotta non solo per diletto personale e della propria famiglia, ma anche per migliorare le difese e i commerci della città. Con questi intenti, Giovanni Giorgio si fece promotore dello sviluppo delle arti e delle scienze entro i confini del proprio stato. Sotto la sua reggenza la città di Weissenfels conobbe un tale sviluppo che arrivò a competere in cultura ed economia con [[Dresda]], la capitale dell'Elettorato di Sassonia. Malgrado le proprie buone intenzioni, tutto ciò non fece che aumentare i già gravosi debiti che assillavano la sua casata, debiti che fortunatamente vennero risolti dai suoi successori.
 
Malgrado la propria influenza, la situazione europea degenerò anche entro i confini del Sassonia-Weissenfels, che venne occupato dalle truppe svedesi dal [[1706]] al [[1707]].