Elettrobisturi: differenze tra le versioni

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Il bisturi elettrico è così un oscillatore elettronico. Sulla punta dell' elettrodo attivo,a causa delle sue ridotte dimensioni, la densità di corrente è elevatissima. Nel punto di contatto tra elettrodo e cute la corrente sviluppa nella resistenza elettrica incontrata al contatto stesso, in tempo breve, una grande quantità di calore. A seconda della forma dell'elettrodo attivo, dalla velocità con cui questo viene mosso, dall'intensità della corrente che si utilizza e dalla sua forma d'onda si ottiene un effetto di taglio o di coagulo, oppure di taglio e coagulo insieme.
 
Oggi sono disponibili elettrobisturi che lavorano con frequenze superiori ai 4 MHz. Questo tipo di elettrobisturi viene chiamato anche radiobisturi.
Il principio di funzionamento è il medesimo degli elettrobisturi tradizionali con la particolarità che le frequenze molto alte concentrano l'energia in un punto molto piccolo e pertanto l'effetto di separazione dei tessuti, detto anche taglio, è molto più netto e preciso e che è sufficiente una potenza o energia molto più bassa. Questo tipo di corrente impiegata consente pertanto un effetto di taglio molto preciso del tutto simile a quello prodotto dalla luce laser.
 
==Voci correlate==