SABCA S 47: differenze tra le versioni

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Il progetto dell'S 47 nasce dall'esigenza da parte dell'[[Aéronautique Militaire|Aéronautique Militaire/Militair Vliegwezen]], l'allora denominazione dell'[[aeronautica militare]] belga, di trovare un sostituto al [[biplano]] [[Fairey Fox]] che la [[Avions Fairey]], sussidiaria belga della [[Regno Unito|britannica]] [[Fairey Aviation Company Limited]], forniva nel ruolo di bombardiere leggero. Il progetto del Fox risaliva agli [[anni 1920|anni venti]] e alla Farey britannica avevano già sospeso la produzione in favore di velivoli tecnicamente più recenti, così la SABCA, già in possesso di licenze di produzione dell'[[italia]]na [[Caproni|Aeronautica Caproni]], chiese di poter produrre un concorrente del britannico [[Fairey Battle]]. Caproni affidò il progetto all'ingegner [[Cesare Pallavicino]] il quale realizzò il disegno di un monomotore biposto ad ala bassa con abitacoli chiusi separati la cui denominazione aziendale era [[Caproni Ca.335|Caproni Ca.335 ''Maestrale'']].
 
Il prototipo, concepito per poter essere sviluppato come [[cacciabombardiere]] oltre che ricognitore, venne realizzato in Italia e portato in volo per la prima volta il [[16 febbraio]] [[1939]] sul campo di volo aziendale della [[Cantieri Aeronautici Bergamaschi|Cantieri Aeronautici Bergamaschi (CAB)]] di [[Ponte San Pietro]], ai comandi del pilota collaudatore Ettore Wengi. Dopo le prove ritenute soddisfacenti, alla metà di giugno dello stesso anno il velivolo venne smontato ed inviato in Belgio tramite ferrovia.
 
Dopo le prove ritenute soddisfacenti, alla metà di giugno dello stesso anno il velivolo venne smontato ed inviato in Belgio tramite linea ferroviaria. Giunto alla SABCA fu oggetto di nuove prove di volo da parte del capo collaudatore pilota P. Burniat, i cui risultati sfociarono in modifiche minori al radiatore ventrale ed alla cappottina dell'abitacolo anteriore.
Nel luglio 1939 il velivolo venne esposto alla 2ª Esposizione Aeronautica di Bruxelles<ref>cfr. ''Flight'', [[13 luglio]] [[1939]], {{cita web|http://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1939/1939-1-%20-%200111.html|Flight global - Archive|04-01-2009}}</ref>. I piani di produzione vennero bloccati dall'invasione tedesca.<ref name=Aviazione/>
 
Nel luglio 1939 il velivolo venne espostoinviato alla 2ª Esposizione Aeronautica di Bruxelles<ref>cfr. ''Flight'', [[13 luglio]] [[1939]], {{cita web|http://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1939/1939-1-%20-%200111.html|Flight global - Archive|formato=[[PDF]]|accesso=04-01- gen 2009}}</ref> sull'aeroporto di Bruxelles Evère. IIn pianiquell'occasione diil produzionemodello, venneropresentato bloccaticon dallla sua designazione belga SABCA S 47, riscosse l'invasioneinteresse tedescadelle varie commissioni incaricate per conto dei governi di [[Paesi Bassi]], [[Danimarca]], [[Svezia]], [[Norvegia]], [[Portogallo]], [[Svizzera]] e [[Venezuela]].<ref name=Aviazione"Stocchetti"/> Tuttavia i contatti non sfociarono in alcun ordine.
 
Nel marzo 1940 il velivolo venne esaminato dalle autorità militari della [[Francia|francese]] [[Armée de l'air]] presso la [[Base aérienne 123 Orléans-Bricy]] dove, a causa dei lievi danni conseguiti in una collisione a terra, rimane in deposito in attesa di riparazioni.<ref name="Stocchetti"/>
 
Le vicende belliche conseguenti alla [[campagna di Francia]] ebbero come conseguenza il controllo dell'aeroporto da parte delle truppe [[Germania nazista|tedesche]] della [[Wehrmacht]] ed il conseguente sequestro del velivolo da parte delle autorità militari<ref name="Stocchetti"/> bloccando i piani di produzione.<ref name=Aviazione/> La possibilità di rientrare in possesso del velivolo spinse la Caproni ad inoltrare una richiesta per il suo recupero ma l'autorizzazione necessaria non ebbe seguito.<ref name="Stocchetti"/>
 
=== Velivoli derivati ===