Ernest Jones: differenze tra le versioni

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L'impatto con la [[psicoanalisi]] determinò un cambiamento profondo nella sua vita. La sua idea consisteva nel rendere la psicoanalisi un mezzo attraverso il quale l'uomo può servirsi dell'[[inconscio]], oltre che della coscienza.
 
Nell'aprile [[1908]] si recò in Austria assieme a [[Carl Gustav Jung|Jung]] e ad [[Abraham Brill|Abraham Arden Brill]] con l'intento di partecipare al primo "Congresso di Psicoanalisi" a [[Salisburgo]], e in quell'occasione incontrò per la prima volta [[Sigmund Freud|Freud]]. Dal suo primo soggiorno viennese nacque l'idea di diffondere le opere di Freud nel mondo scientifico anglo-americano. Fu del medesimo anno uno studio redatto e presentato al Congresso di Salisburgo, nel quale Jones creò il termine "razionalizzazione", che verrà accettato da Freud e entrerà a far parte del lessico psicoanalitico.
 
Ritornato a Londra, era ormai avviato a una brillante carriera clinica quando, come racconta [[Franz G. Alexander]], "uno sfortunato incidente lo espose alla falsa accusa d'essere un delinquente sessuale. Sebbene risultasse innocente, i sospetti sollevati dall'accusa gli fecero accettare volentieri un'occasione che gli era stata offerta di emigrare". Della vicenda parla lo stesso Jones nel libro autobiografico ''Free Associations'' ([[1959]])<ref>''Memorie di uno psicoanalista'', Astrolabio, Roma 1974</ref>, che riferisce due circostanze nelle quali fu addirittura sospettato d'usare attenzioni sessuali verso i bambini, attribuendo soprattutto il secondo degli episodi a imperizia nel trattare verbalmente questioni di eziologia sessuale con pazienti in età pediatrica. Costretto a dare le dimissioni dopo il secondo episodio, Jones si trasferì in [[Canada]] nel [[1908]].