Élisabeth Badinter: differenze tra le versioni
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Ha suscitato la polemica di numerose femministe che le contestano il titolo di "femminista". La Badinter risponde che la vocazione del [[femminismo]] non dovrebbe essere condurre una guerra di genere cercando una vendetta contro gli uomini. Nella sua opera, la Badinter denuncia le statistiche sulla [[violenza domestica]] in quanto basate su interviste a solo donne, amalgamando soggettivo ed oggettivo, pressioni psicologiche ed aggressioni fisiche, al fine di stabilire una superiorità morale del sesso femminile: {{Quote|A voler ignorare sistematicamente la violenza ed il potere delle donne, a proclamarle sempre oppresse e quindi innocenti, si dipinge una umanità divisa in due che non corrisponde alla verità. Da un lato le vittime dell'oppressione maschile, dall'altro i carnefici onnipotenti
<ref>''Fausse route'', edizioni Odile Jacob, pag. 113.</ref>.|Élisabeth Badinter}}
Ha sviluppato la sua teoria della «rassomiglianza» dei generi.
È membro del "Coordination française pour la Décennie" (Coordinamento francese per il decennio della cultura della pace e della non-violenza). È stata nominata membro del consiglio scientifico della [[Bibliothèque nationale de France]] nel 1998<ref>[http://legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000000572444 Arrêté du 2 juillet 1998 portant nomination au conseil scientifique de la Bibliothèque nationale de France].</ref> e nel 2002<ref>[http://legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000000408641 Arrêté du 11 janvier 2002 portant nomination au conseil scientifique de la Bibliothèque nationale de France].</ref>.
== Note
<references/>
== Collegamenti esterni ==
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* [http://www.agitateur-idees.fr/Site/suite.php?art=384 Colloquio] con Élisabeth Badinter su ''Il conflitto: la donna e la madre".
[[be-x-old:Элізабэт Бадэнтэр]]
[[de:Élisabeth Badinter]]
[[en:Élisabeth Badinter]]
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