Gilbert Lewis: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Regola dell'ottetto}}
 
La regola dell'ottetto applicata ad un atomo di [[ossigeno]]. La regola dell'ottetto è una regola empirica introdotta da Gilbert Newton Lewis per spiegare in modo approssimato la formazione di legami chimici tra gli atomi, usabile a rigore solo per gli atomi dei gruppi principali (quelli con numerazione romana) della tavola periodica. Ciò spiega la condizione particolare di stabilità di un atomo, ossia quando questo possiede il livello elettronico esterno completo.
 
Questa regola ci consente di sapere il numero delle orbite di elettroni che possiede un atomo. Essa stabilisce che la prima orbita non deve contenere più di 2 elettroni, mentre le orbite successive non devono contenere più di 8 elettroni. Gli elettroni presenti nell'ultima orbita sono detti "[[valenza|elettroni di valenza]]". Ad esempio la regola dell'ottetto stabilisce che l'ossigeno deve avere 6 elettroni di valenza, poiché ha 8 elettroni che devono essere disposti su 2 orbite: la prima di 2 elettroni e la seconda di 6. Sono presenti degli atomi che hanno una configurazione elettronica instabile, essi sono detti '''Elementi di transizione''', ovvero il numero dei loro elettroni di valenza può variare, un esempio è il ferro: esso può avere 2 o 3 elettroni di valenza. Per sapere il numero degli elettroni di valenza di un atomo non è necessario applicare tutte le volte la regola dell'ottetto: si può cercare l'atomo sulla tavola periodica degli elementi e vedere a quale gruppo appartiene (è indicato dal numero romano).