Telamone (architettura): differenze tra le versioni

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È sinonimo di ''[[Atlante (mitologia)|Atlante]]'' (che nella [[mitologia greca]] porta i pilastri del cielo) ed è il corrispondente maschile della [[cariatide]]. La radice "tel-" infatti significa "(sop)portare".
 
Tra i primi esempi conosciuti i telamoni che si alternavano alle gigantesche semicolonne del tempio di Zeus Olimpico ad Akragas (odierna [[Agrigento]]), del [[480 a.C.]]. Tra gli altri esempi i telamoni in [[terracotta]] provenienti dall terme e conservati nel Museo archeologico di ''Fregellae'' a [[Ceprano]] ([[I secolo a.C.]]) e i [[Daci]] presenti sugli attici nella piazza del [[Foro di Traiano]] a [[Roma]] ([[II secolo]] d.C.), nella identica posizione delle [[Cariatide|cariatidi]] del [[Foro di Augusto]]. I telamoni sono in diversi casi raffigurati nelle architetture dipinte degli affreschi [[Pompei|pompeiani]].
 
In epoca romana spesso rappresentano le popolazioni sconfitte e vengono talvolta raffigurati inginocchiati: quest'uso si diffonderà nell'arte decorativa [[Architettura romanica|romanica]] e [[Architettura gotica|gotica]] (a queste figure di sostegno vengono paragonati i "Superbi" nel X Canto dell'Inferno ([[Dante Alighieri|Dante]], ''[[Divina Commedia]]'').