Qilij Arslan I: differenze tra le versioni

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==La presa di potere==
Figlio e successore di [[Suleyman ibn Qutulmish|Süleyman I]].
Figlio e successore di [[Suleyman ibn Qutulmish|Süleyman I]] nel 1086, egli divenne ostaggio nelle mani del [[Sultano]] [[Selgiuchidi|selgiuchide]] [[Malik Shah I]], finendo però con il riacquistare piena libertà di movimenti poco prima della morte nel 1092 di Malik Shah. Qilij Arslan marciò allora, alla testa di contingenti turchi Oghuz Yiva e istituì un proprio dominio in [[Anatolia]], con capitale [[Nicea|Nicaea]] (oggi [[Iznik]], sostituendo Amin al-Ghazni, il governatore nominato da Malikshah.
 
A seguito della morte di Malik Shah, le componenti tribali turche dei [[Danishmendidi]], dei [[Mengugekidi]], dei [[Saltukidi]], di [[Chaka]], dei [[Bey]] Tengribirmishidi, degli [[Artuqidi]] e degli [[Akhlat-Shah]] cominciarono ad organizzarsi autonomamente, con l'idea di ritagliarsi un proprio dominio nei territori a suo tempo conquistati dai [[Grandi Selgiuchidi]].
L'esercito di Qilij Arslan I massacrò i partecipanti alla cosiddetta "[[crociata dei pezzenti]]" che, partita senza arte né parte dall'[[Europa]] per la riconquista del [[Santo Sepolcro]] di [[Gerusalemme]], costituì il preludio alla vera e propria [[Prima crociata|crociata]]: la prima, guidata da [[Raimondo IV di Tolosa]], [[Goffredo di Buglione]], [[Boemondo di Taranto]] e [[Baldovino I di Gerusalemme|Baldovino delle Fiandre]].
 
Gli intrighi dell'[[Imperatore bizantino]] [[Alessio I di Bisanzio|Alessio Comneno]] complicarono ulteriormente la situazione. Qilij Arslan sposò intanto la figlia dell'[[Emiro]] Chaka,<ref>Che i Bizantini chiamavano Tzachas.</ref> che aveva organizzato una potente flotta con l'aiuto dei greci smirnioti, grazie alla quale aveva creato gravi pericoli a [[Bisanzio]], strappandogli le isole di [[Chios]], [[Lesbo]] e [[Samo]]. Nel 1094, Qilij Arslan ricevette un messaggio di Alessio in cui questi lo informava che Chaka pensavano di colpirlo per marciare poi contro i Bizantini. Qilij Arslan marciò allora con un esercito su [[Smirne]], capitale di Chaka, e invitò suo suocero a un banchetto nella sua tenda, nel corso del quale lo fece uccidere.
 
==Il contrasto dei Crociati==
La figura di Qilij Arslan è conosciuta nella storia occidentale quasi solo per l'azione di contrasto attuata nei confronti dei [[Crociati]] che, dalla lontana Europa latina, si proponevano di conquistare la Siria-Palestina, "liberando il [[Santo Sepolcro]] di [[Gesù di Nazaret|Gesù]] a [[Gerusalemme]].
 
L'esercitoIl disuo Qilijprincipale Arslanrisultato Ifu massacròil imassacro dei partecipanti alla cosiddetta "[[crociata dei pezzenti]]" che, partita senza arte né parte dall'[[Europa]] per la riconquista del [[Santo Sepolcro]] di [[Gerusalemme]], costituì il preludio alla vera e propria [[Prima crociata|crociata]]: la prima, guidata da [[Raimondo IV di Tolosa]], [[Goffredo di Buglione]], [[Boemondo di Taranto]] e [[Baldovino I di Gerusalemme|Baldovino delle Fiandre]].
 
Qilij Arslan distrusse questo esercito di disperati appena entrato nei suoi territori in [[Anatolia]] centrale.