Pietro di Vaux de Cernay: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Pietro, partecipò alla [[quarta crociata]] assieme a Simone di Monfort, suo fratello Guy, Enguerrand di Boves e Simon di Neauphle, partendo da [[Venezia]].
▲Monaco presso l'abazia di Vaux de Cerney (Vallium Sarnaii a 35 k a sud di [[Parigi]]) dove lo zio Guy era abate dal [[1181]].
Con Simone di Monfort abbandonò la crociata a [[Zara]] dopo aver consigliato gli Zaratini di resistere, essersi rifiutato di partecipare all'[[assedio di Zara]] e letto ai crociati la lettera in cui [[Papa Innocenzo III]] li scomunicava a causa del saccheggio della città.
▲L'abazia abazia era stata fondata all'inizio del XI secolo dalla famiglia Neauphle.
▲L'abate e la sua abazia erano in stretta relazione con la famiglia di Simone di Monfort, che aveva fatto significative donazioni.
Pietro
==Opera==▼
▲Nel 1212 raggiunge lo zio alla [[crociata albigese|crociata contro gli albigesi]] e lo segue fino al [[Concilio di Lavour]] (gennaio 1213), per ritornare a nord, sempre al seguito dello zio , per predicare e raccogliere aiuti per la crociata. Alterna successivamante periodi al nord con la partecipazione diretta alla crociata fino all'assedio di Tolosa del [[1218]].
L' "Historia Albigensis" è stata scritta tra il 1212 e il 1218 , durante lo svolgersi degli eventi della crociata.▼
Inizia con descrizione della predicazione voluta da Innocenzo III (1203-1208) e termina
Pietro scrive la sua storia nella prospettiva del comandante della crociata, che
L'autore dimostra una notevole padronanza della lingua latina, derivata dalla conoscenza della letterature latina cristiano ma poco o nulla dei classici. la cosa è cosa confermata dai registri della biblioteca dell'abazia di Vaux de Cernay che sappiamo conteneva quasi esclusivamente scrittori cristiani e che mancavano i classici latini.▼
Pur essendo un'opera assolutamente partigiana le informazioni sugli eventi sono accurate, in parte riscontrabili e descritte in modo chiaro e dettagliato.▼
L'autore è probabilmente morto poco dopo l'ultimo evento registrato (gennaio [[1218]]) essendo l'opera interrotta improvvisamente.▼
L'autore, nella sua partigianeria, dimostra di non comprendere la società del sud della Francia che disprezza ma non nasconde comunque i dissidi tra i crociati e le sconfitte di Simone di Monfort come a
L'opera termina improvvisamente con l'ultimo evento relativo al gennaio 1218 mentre accenna alla adesione alla crociata di Luigi, figlio del re di Francia a alle azioni di Amaury di Monfort contro Cazares ([[Garonna]]) che apparteneva ai conti di Comminges in Guascogna.▼
▲==Opera==
▲L'autore dimostra una notevole padronanza della lingua latina, derivata dalla conoscenza della
▲L' "Historia Albigensis" è stata scritta tra 1212 e 1218 , durante lo svolgersi degli eventi.
▲Inizia con descrizione della predicazione voluta da Innocenzo III (1203-1208) e termina con poco dopo la morte di Simone di Monfort nel 1218 ed include una descrizione delle maggiori caratteristiche dei catari
▲L'autore è probabilmente morto poco dopo l'ultimo evento registrato (gennaio [[1218]]) essendo l'opera interrotta improvvisamente.
▲Pietro scrive la sua storia nella prospettiva del comandante della crociata, che mette nella miglior luce possibile, era in stretto contatto con i capi della crociata e conosce direttamente anche gli altri capi ed [[San Domenico]]. Ha accesso inoltre a numerosi documanti ufficiali come le lettere di Innocenzo III.
▲Pur essendo un'opera assolutamente partigiana le informazioni sugli eventi sono accurate, in parte riscontrabili e descritte in modo chiaro e dettagliato.
▲L'autore, nella sua partigianeria, dimostra di non comprendere la società del sud della Francia che disprezza ma non nasconde comunque i dissidi tra i crociati e le sconfitte di Simone di Monfort come a Saint Marcel e a Beaucaire.
▲L'opera termina improvvisamente con l'ultimo evento relativo al gennaio 1218 mentre accenna alla adesione alla crociata di Luigi, figlio del re di Francia a alle azioni di Amaury di Monfort contro Cazares ([[Garonna]]) che apparteneva ai conti di Comminges in Guascogna.
==Fonti==
L'opera di
*(LT) Petri Vallium Sarnaii monachi "Hystoria Albigensis" edita da Pascal Guebin e Ernest Lyon, Paris 1926
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