Areteo di Cappadocia: differenze tra le versioni

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A lui si deve la prima descrizione della [[celiachia]] e l'invenzione del termine [[diabete]].
 
Scrisse un trattato generale sulle [[malattie]] diviso in otto libri, due intitolati ''De causis et signis acutorum morborum'', due ''De causis et signis diuturnorum morborum'', due ''De curatione acutorum morborum'' e due ''De curatione diuturnorum morborum''. Tale trattato è una tra le più autorevoli opere dell'antichità, vantando particolare accuratezza dei dettagli e della disanimadisamina dei sintomi.
 
Areteo utilizzava terapie semplici, sagaci e molto più energiche dei [[metodici]]. Somministrava liberamente purganti, non lesinava narcotici né era particolarmente contrario al salasso.